I primi dati dei campioni Neolitici
Analisi polliniche
SITO VERGA: Gli studi palinologici condotti nell’area hanno fornito un variegato elenco floristico. Inoltre, le analisi archeobotaniche hanno messo in luce una ricca e diversificata varietà di palinomorfi non pollinici (NPPs). In generale, la componente arborea era caratterizzata dalla presenza del querceto misto (es., Farnia, Frassino, Tiglio, Olmo e Nocciolo) e di boschi igrofili (es., Ontani e Salici) alternati a vaste zone aperte a prato/pascolo meso-igrofilo dominate da Cicorioidee, Cariofillacee e Poacee e spore di felci e muschi; aree che potevano essere utilizzate anche per l’allevamento del bestiame. La componente montana era costituita quasi esclusivamente da Pinacee e, in sottordine, da faggi. Interessanti erano i buoni valori percentuali del tiglio, che potrebbero indicare un apporto locale considerando la scarsa produttività pollinica. La vegetazione tipica di ambienti umidi poteva indicare l’esistenza di aree limitrofe con presenza d’acqua (es., corso d’acqua/canale più o meno regimentato con acqua costante in tutti i periodi dell’anno).
VERGA SITE: Palynological studies have provided a varied floristic list. Furthermore, archaeobotanical analyses have highlighted a rich and diversified variety of non-pollen palynomorphs (NPPs). In general, the arboreal component was characterised by the presence of mixed oak (e.g., English oak, Ash, Lime, Elm and Hazel) and hygrophilous woods (e.g., Alder and Willow) alternating with large open areas of meso-hygrophilous meadows/pastures dominated by Cicorioideae, Caryophyllaceae and Poaceae and spores of ferns and mosses; areas that could also be used for livestock breeding. The mountain component was made up almost exclusively of Pinaceae and, in suborder, by beeches. Interesting were the good percentage values of lime, which could indicate a local contribution considering the poor pollen productivity. The vegetation typical of wet environments could testify the existence of neighbouring areas with the presence of water (e.g., a more or less regulated watercourse/canal with constant water throughout the year).
The first evidence collected from Neolithic samples
Pollen analyses
SITO GROTTA SCOGLIETTO: Gli studi palinologici hanno consentito di fornire un discreto elenco floristico e una discreta varietà di palinomorfi non pollinici NPP. Il paesaggio vegetale era caratterizzato da vaste aree aperte a prato/incolto che si estendevano intorno alla grotta; aree destinate probabilmente all’allevamento del bestiame. Dominavano gli spettri pollinici le Cicorioidee, varie Asteroidee e le Poacee spontanee accompagnate da numerose altre erbacee fra cui Lamiacee e Ranuncolacee. La componente arborea si mostrava scarsa in tutti gli spettri. Sporadiche, infatti, sono le testimonianze di Lecci e di altre piante tipiche del querceto che si inframezzano a vaste aree aperte a prato/pascolo meso-igrofilo. La vegetazione tipica di ambienti umidi indicava l’esistenza di zone con presenza d’acqua in tutti i campioni analizzati.
GROTTA SCOGLIETTO SITE: Palynological studies have allowed us to provide a discrete floristic list and a discrete variety of non-pollen palynomorphs (NPPs). The plant landscape was characterized by vast open areas of meadow/uncultivated land that extended around the cave; areas probably intended for livestock breeding. The pollen spectra were dominated by Cicorioideae, several Asteroideae and spontaneous Poaceae species accompanied by numerous other herbaceous plants including Lamiaceae and Ranunculaceae. The arboreal component was scarce in all the spectra. Indeed, there were sporadic testimonies of oaks and other typical woody plants that are interspersed with vast open areas of meso-hygrophilous meadow/pasture. The typical vegetation of humid environments indicated the existence of wet areas in all the samples analysed.