Le piante possiedono sapori e odori caratteristici dovuti alla presenza di molecole chimiche dette “aromatiche” appartenenti a diverse classi di sostanze anche dette metaboliti secondari. Nel corso della storia, si è imparato ad utilizzare le diverse piante aromatiche come additivi alimentari naturali, per aumentare o migliorare il sapore o il colore, per la conservazione della qualità e la freschezza e per apportare principi nutritivi, vitamine e minerali utili. Le spezie si distinguono dalle erbe aromatiche in quanto queste ultime sono parti verdi o foglie fresche di piante, mentre le spezie sono in genere essiccate.
L’unione di specie aromatiche e cucina mediterranea si è consolidata nel tempo, basti pensare al rosmarino (Rosmarinus officinalis), alla salvia (Salvia officinalis), all’origano (Origanum vulgare), al timo (Thymus sp.) e alla menta (Mentha sp.); oggi però i composti di queste specie attirano l’attenzione anche delle aziende farmaceutiche e altre discipline nell’ambito della ricerca scientifica (il consumo annuo di piante medicinali ed aromatiche coltivabili in Italia è stimato in circa 100/120 milioni di euro, dati ASSOERBE).
Il progetto “LE NOSTRE ERBE” intende recuperare e valorizzare le erbe aromatiche e le spezie presenti nella flora spontanea ed autoctona dei Castelli Romani ed ha come obiettivo generale quello di favorire la costruzione di una filiera produttiva innovativa e certificata.
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Ricette
- Filetto di maiale alle erbe aromatiche e aceto balsamicoBy admin on gennaio 30, 2014
- Salsa alla rucolaBy admin on gennaio 30, 2014