Mostra di Evoluzione Umana

La mostra ripercorre la storia dell’evoluzione umana fino al sorgere e alla diffusione, in ogni regione del mondo, della nostra specie Homo sapiens. Seguendo un percorso didattico-esplicativo basato sui calchi dei reperti più famosi, relativi alle varie tappe dell’ominazione, e su quelli connessi con le loro manifestazioni culturali, sono mostrate le modificazioni che hanno portato all’uomo attuale nell’arco degli ultimi 6 milioni di anni.

Adulti e ragazzi possono verificare come le impronte dei loro piedi siano pressoché identiche a quelle fossili lasciate da un antico ominino 3,6 milioni di anni fa nelle cenerei vulcaniche di Laetoli in Tanzania. Un suggestivo diorama, che illustra come si sono formate, accresce il divertimento del pubblico nel calpestare le famose orme.

Interessante è la posizione evolutiva dell’uomo di Neandertal. Questo nostro antenato è stato dipinto per tanto tempo come un bruto per poi essere invece “riabilitato” e considerato molto simile a noi. Si pone allora un quesito: i neandertaliani sono sulla linea diretta che porta a Homo sapiens o rappresentano un ramo estinto dell’albero filogenetico umano? Per rispondere a questa domanda si fa ricorso ad un’altra scienza, oltre la paleontologia umana: l’antropologia molecolare, quella branca dell’antropologia che utilizza tecniche molecolari per risolvere interrogativi d’interesse archeo-antropologico.

E proprio, nella seconda parte della mostra, viene illustrata l’antropologia molecolare, con speciale riguardo alle nuove frontiere, tra cui ha assunto notevole importanza lo studio del DNA antico.

Un’attenzione particolare è riservata agli studi anatomo-morfologici, molecolari e di ricostruzione grafica 3D condotti sui calchi dei principali ominini e di resti scheletrici.

Infine, chiudono la mostra una serie di calchi presi dalla nostra “galleria di famiglia”, con cui il pubblico può personalmente interagire per verificare quanto ha appreso sull’evoluzione dell’uomo.