-
"Giardino vivace"
Orto Botanico
Echinacea purpurea
e Gaura lindhemeriFoto di Letizia Zanella -
Matrice di sostituzione
per elementi di struttura
secondaria dell'RNA
(forma grafica) -
Laboratorio di
Biologia delle Alghe -
Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
-
Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi
Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
XDec
Gli 800 campioni archeologici verranno analizzati nel Dipartimento di Biologia di “Tor Vergata”
Una ricerca sulla storia evolutiva del gatto è stata premiata dall’Unione europea con un finanziamento di 2.000.000 euro. A vincere il prestigioso ERC Consolidator grant è stato il biologo molecolare Claudio Ottoni per il progetto di ricerca “FELIX – Genomes, food and microorganisms in the (pre)history of cat-human interactions”.
Claudio Ottoni, una laurea e un dottorato a “Tor Vergata”, è uno dei 17 ricercatori italiani che si sono aggiudicati questo tipo di grant presso università o centri di ricerca nazionali mentre sono 30 gli italiani che hanno ricevuto il grant e che lavorano presso istituzioni straniere.
Il ricercatore condurrà la sua ricerca, che durerà cinque anni, presso il Centro di Antropologia molecolare per lo studio del DNA antico, diretto dalla professoressa Olga Rickards, Dipartimento di Biologia dell’Università Roma “Tor Vergata”.
Il rapporto fra uomini e felini è stato fin dai tempi più antichi molto intenso. «Il progetto FELIX – ha spiegato Ottoni – si occuperà dell’analisi di oltre 800 campioni archeologici di gatto (ossa, denti e anche campioni di mummie egiziane) che risalgono a 10.000 anni fa fino ad arrivare a epoche storiche recenti (XVIII – XIX secolo). I campioni vengono da siti archeologici in Europa, Medio Oriente e Nord Africa».
Uno studio precedente, pubblicato nel 2017 dalla rivista scientifica “Nature Ecology and Evolution”, ha dimostrato che nella loro storia i gatti hanno essenzialmente seguito due rotte. Una via terra, che li porta a popolare il medio oriente e l’Anatolia quando gli uomini iniziano a coltivare la terra circa 10mila anni fa; e una che passa per le vie commerciali marittime, dall’antico Egitto a diversi porti europei fino ad arrivare al Mare del Nord, tra VIII e XI secolo.
Lo studio seguirà tre linee investigative, quella genomica – in cui verranno analizzati interi genomi e non soltanto DNA mitocondriale, e due linee di ricerca nuove, rispetto allo studio precedente, quella della dieta e quella dei microrganismi.
«Faremo un’analisi dei genomi antichi del gatto per investigare a una risoluzione maggiore rispetto allo studio del 2017 i processi selettivi associati all’interazione con l’uomo e il mescolamento tra popolazioni di gatto di differenze aree geografiche (e anche selvatiche e domestiche), in particolare in relazione alla diffusione del gatto con le popolazioni umane in epoca preistorica e storica», spiega Claudio Ottoni.
ll gatto odierno, secondo le ricerche finora condotte, è molto simile a quello di allora. Sono cambiati pochi tratti dovuti soltanto a selezione artificiale ovvero a quelli “scelti” dall’uomo puramente per ragioni estetiche.
«Studieremo, inoltre, in che modo la dieta del gatto è cambiata in associazione con l’uomo, analizzando gli isotopi stabili, marker chimici di dieta antica, e il tartaro dei denti. Infine – conclude Ottoni – studieremo lapresenza di eventuali microrganismi patogeni nei gatti antichi e in che modo il rapporto uomo-gatto ha determinato il passaggio di particolari malattie infettive all’uomo (zoonosi)».
L’Italia con 47 ricercatori su 327 vincitori del grant, è il paese più premiato nell’edizione 2020 degli ERC Consolidator Grant, istituiti nel 2013 dal Consiglio Europeo della ricerca. Gli ERC Consolidator Grant sono premi destinati ai ricercatori con un’esperienza compresa tra i sette e i dodici anni dal completamento del dottorato di ricerca per rispondere alle grandi domande scientifiche presso i centri di ricerca di tutta Europa.
«Un sentito grazie va al gruppo dell’Ufficio Ricerca Internazionale dell’Università di “Tor Vergata” – ha detto il ricercatore – per tutto il supporto tecnico fornito nelle diverse fasi di preparazione della domanda del progetto».
Per maggiori info vai alla notizia sul sito del Consiglio Europeo delle Ricerca ERC Consolidator Grant 2020
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo
Dec
SCARICA LA NUOVA VERSIONE DEL GIOCO DOPPIATA IN ITALIANO (PIATTAFORMA PC)
Trailer italiano
https://www.youtube.com/watch?v=DqjdA-DLc4A&feature=emb_title
Code#DNA, applied game sviluppato da Idra Interactive Studios, in collaborazione con VIGAMUS Academy, per il Centro di antropologia molecolare per lo studio del DNA antico del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” è ora disponibile con una nuova versione doppiata e completamente in italiano.
Scarica gratuitamente Code#DNA e segui le vicende di Emma (personaggio fittizio), giovane antropologa molecolare che collabora a una serie di attività di ricerca scientifica relative all’estrazione e allo studio del DNA antico da vari reperti umani. I casi esaminati all’interno del videogioco sono ispirati ad autentiche ricerche effettuate dal Centro su reali siti archeologici.
Dec
Dec
Premio Nazionale ANGI 2020
Ieri mattina, a Roma, nella straordinaria location dei Baglioni Studios, si è svolta la cerimonia di assegnazione del prestigioso “Premio Nazionale ANGI 2020” organizzato dall’Associazione Italiana Giovani Innovatori”. Grande protagonista l’Università di Tor Vergata, nella persona della professoressa Antonella Canini del Dipartimento di Biologia e Direttrice dell’Orto Botanico, per il progetto della “Città della Conoscenza e dell’innovazione”. Il premio nazionale Angi, conosciuto anche come “Gli Oscar dell’innovazione”, viene assegnato annualmente alle migliori iniziative degli innovatori italiani, al fine di promuovere le eccellenze di carattere sociale, la ricerca scientifica e tecnologica, la formazione e la cultura, l’imprenditoria giovanile e l’innovazione digitale.
L’Oscar dell’innovazione del 2020 è stato assegnato alla professoressa Canini dal presidente dell’Angi Gabriele Ferrieri per avere messo in campo un progetto di grande spessore. Sicuramente uno dei più importanti degli ultimi anni, il progetto prevede il riuso – a fini didattici, di ricerca e trasferimento tecnologico, di divulgazione scientifica, a fini sportivi, d’intrattenimento ed espositivi – della struttura incompiuta dell’ex Città dello Sport, progettata dall’Ing. Santiago Calatrava, nell’area dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Tale progetto prevede, all’interno di una grande spettacolare opera architettonica, un insieme di iniziative uniche e complementari, che rappresenteranno un unicum in Italia. In essa, la ricerca scientifica potrà svilupparsi interagendo con l’ambiente e la città, all’interno di un parco di 300 ettari che sarà un catalizzatore a livello internazionale per milioni di cittadini-studenti-stakeholders.
Il presidente ANGI dott. Ferrieri, durante la consegna dell’ambito premio, ha elogiato il progetto della professoressa Canini, ringraziandola per il prezioso lavoro svolto nell’interesse non solo della città di Roma ma dell’intera nazione. Un grande progetto che molto presto diventerà realtà e che certamente sarà il fiore all’occhiello della prestigiosa Università di Tor Vergata.
Dec
Code#DNA è un applied game per PC totalmente gratuito sviluppato da Idra Interactive Studios, in collaborazione con VIGAMUS Academy, per il Centro di antropologia molecolare per lo studio del DNA antico del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Scaricalo e giocalo subito!
Nov
RomeVideoGameLab
Giunta alla sua terza edizione, RomeVideoGameLab è la manifestazione dedicata a scienza, fantascienza e videogiochi promossa da Istituto Luce Cinecittà, che ha visto coinvolto il Dipartimento di Biologia in un workshop online dal titolo CODE#DNA.
Lo trovate al seguente link previa registrazione gratuita
https://on-air.romevideogamelab.it/teatro-1-aula-talk-4-novembre-2020-pomeriggio/
Oct
Code#DNA
Jun
Jun
May
DI ELEONORA CERULLI ·
Nel campus di Tor Vergata, all’interno di un parco di oltre 80 ettari, si trova il casale 5, che ospita i laboratori di ricerca e la sede operativa dell’Orto Botanico di Ateneo. Sul tetto a falde dell’edificio, ben soleggiato, sono appena stati installati dei pannelli solari fotovoltaici.
L’Orto Botanico opera da sempre in ottica di economia circolare. Tra le diverse linee di azione, l’attività di ricerca si svolge, in particolare, nel campo della sostenibilità e dell’economia circolare con progetti sull’agricoltura sostenibile, a impatto zero e sulle fonti rinnovabili di energia da biomasse vegetali. Con questi nuovi pannelli, da 6 kWh, l’Orto potrà produrre, autonomamente, energia elettrica da fonte rinnovabile – ci racconta il Dott. Roberto Braglia del Dipartimento di Biologia.

Coniugare le tecniche di coltivazione con la produzione energetica a impatto zero è infatti l’obiettivo del progetto Acquaponic Easy Farm 4.0, un importante progetto di ricerca, finanziato dalla regione lazio con fondi POR FESR 2014-2020, e ospitato negli spazi dell’Orto Botanico, partner del progetto.
In serra si realizza la cosiddetta agricoltura acquaponica, che combina un allevamento in acquacoltura di pesci e crostacei alla coltivazione di specie vegetali senza l’utilizzo di terra, detta agricoltura fuori suolo. Il sistema è concepito per realizzare, con poca acqua e in pochi metri quadrati, ciò che normalmente viene prodotto in ettari di terra da irrigare, e per fornire, allo stesso tempo, un efficace sistema di depurazione e riciclo dell’acqua.
Per questo progetto, l’Orto Botanico collabora, inoltre, con il Polo Solare Organico della Regione Lazio (CHOSE), un centro di eccellenza nel settore del solare organico, il fotovoltaico di nuova generazione, frutto della collaborazione tra la Regione e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Tra le innovazioni sviluppate anche la realizzazione di celle fotovoltaiche flessibili.
La serra, che ha un’estensione di circa 250 metri quadrati, è il laboratorio per la sperimentazione di una speciale copertura che renderà la stessa serra un grande pannello solare.
Parte dell’attività di ricerca riguarda l’analisi degli effetti che tale tipologia di serra, e le sue possibili diverse colorazioni, ha sulla filtrazione dei raggi solari, e di conseguenza sulla crescita delle colture, e sulle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche degli alimenti prodotti.
All’interno del progetto Aquaponic Easy Farm 4.0, in attesa che sia la serra ad essere un unico grande produttore di energia rinnovabile, abbiamo previsto l’installazione di pannelli fotovoltaici tradizionali sul casale per rendere da subito la nostra attività di ricerca ad impatto zero – conclude il Dott. Braglia.
https://sostenibile.uniroma2.it/lenergia-e-verde-allorto-botanico-tor-vergata/
Cerca nel Sito
Progetti
Convegni

- 6, 7, 8 settembre 2017 - XXII CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE ANTROPOLOGICA ITALIANA

festivalsvilupposostenibile.it


Convegno internazionale:

Giornata del Dipartimento:

Università di Tor Vergata