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Foto di Letizia Zanella
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Laboratorio di
Biologia delle Alghe -
Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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Open House Roma è un evento annuale che apre gratuitamente al pubblico centinaia di luoghi della Capitale notevoli per le loro caratteristiche architettoniche ed oltre. Per l’occasione l’Orto Botanico dell’Univerisità degli Studi di Roma Tor Vergata sarà aperto per le […]
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Un progetto internazionale e multidisciplinare coordinato dal Prof. Daniele Di Marino del Dipartimento delle Scienze della Vita e dell’ambiente (DiSVA) dell’Università Politecnica delle Marche (formatosi a Tor Vergata), si è incentrato sullo sviluppo di un dispositivo basato su grafene per la rilevazione di tutte le varianti del SARS-CoV-2. Il risultato di questa ricerca è stato recentemente pubblicato su Nano Today, una delle riviste ad alto impatto più importanti in ambito internazionale specializzata nelle bionanotecnologie.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1748013222003577
L’importante e ambizioso studio è stato condotto grazie ad una attenta e proficua collaborazione tra i dipartimenti dell’UnivPM con altre università sia italiane, come l’Università di Roma Tor Vergata e Milano-Bicocca, sia internazionali, quali Columbia University e University of Bristol, e con un’azienda californiana (Alcatera).
Nel dettaglio, il lavoro riguarda lo sviluppo di un dispositivo point-of-care per la rilevazione di tutte le varianti del SARS-CoV-2 in maniera rapida, specifica e sensibile. Partendo da approcci computazionali e di protein-design, è stata selezionata una versione ingegnerizzata del recettore ACE2 umano. Infatti, una delle principali novità alla base di questo progetto è stata quella di sfruttare il naturale meccanismo di riconoscimento iniziale delle cellule umane da parte del SARS-CoV-2 (tra il recettore umano ACE2 e la proteina Spike del virus). Tale interazione non risulta infatti essere influenzata dell’insorgenza di mutazioni nella proteina Spike, a differenza di ciò che avviene con i normali test antigenici, che si stanno dimostrando sempre meno efficaci contro le nuove varianti del virus.
Tecnicamente, il biosensore è un transistor ad effetto di campo a grafene (gFET), ingegnerizzato al fine di realizzare un dispositivo capace di rilevare efficientemente tutte le varianti del virus da tamponi nasofaringei, incluse quelle attualmente in circolo come Omicron, Cerberus e Centaurus.
L’approccio multidisciplinare del lavoro ha permesso lo sviluppo di una tecnologia che non si limiterà al solo SARS-CoV-2, ma potrà essere utilizzata anche per la rilevazione di altri virus, inquinanti ambientali e di biomarcatori essenziali per la diagnosi precoce di patologie, quali ad esempio il cancro.
Riferimenti:
Romagnoli A., et al. SARS-CoV-2 multi-variant rapid detector based on graphene transistor functionalized with an engineered dimeric ACE2 receptor.
Nano Today. 2023 Feb;48:101729. doi: 10.1016/j.nantod.2022.101729. PMID: 36536857
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Università di Tor Vergata