agricoltura_urbana_casa_sostenibile_

 

La Repubblica – 29/05/2013
Cinzia Sasso
Chiamati dal governo britannico a scrutare le professioni del futuro, i ricercatori dell’Istituto FastFuture, hanno invitato un parterre di scienziati illustri a fare delle previsioni [...] Una previsione che sembra fantascienza, ma che il premier inglese David Cameron ha preso molto sul serio [...] Ipotesi che hanno preso sul serio anche a Bruxelles, tanto che se ne è parlato al parlamento europeo in un’audizione pubblica [...] il settore farmaceutico è tra quelli che promettono progressi straordinari: non solo lo sviluppo di nuove molecole adattività biologica, ma anche affermazione di settori nuovi, come la “nutraceutica” (neologismo che viene dalla sintesi di nutrizione e farmaceutica) [...]. Ma è nel settore alimentare, a partire dall’agricoltura, che ci sarà maggior bisogno di figure professionali nuove. Invitata a Future camp Europe, una serie di conferenze organizzate a Milano dall’Associazione Donne e Tecnologie, Marisa Porrini, nutrizionista dell’Università Statale, ha previsto l’affermazione delle agrotecnologie e della necessità di un’ agricoltura di precisione che si svolga nel rispetto delle risorse naturali, dell’ambiente e della salute: «Serviranno -ha detto-esperti di certificazione alimentare, di bioenergia, progettisti di alimenti nuovi». Che poi è quello che gli inglesi hanno definito “new age farmers”, agricoltori chiamati a operare su pascoli e colture geneticamente modificate. [...]Ma anche l’agricoltura verticale, lo sviluppo cioè di fattorie urbane in altezza, avrà bisogno di personale specializzato nelle coltivazioni idroponiche e con competenze insieme scientifiche, ingegneristiche e commerciali.
http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1YJ9XK&annart=2013&usekey=C1RXA54FGCSR2X