La Stampa- tuttoscienze, 11/11/2013
Utile “ascoltarli” per studiare le malattie del cervello.
I geni, anche se distanti, interagiscono tra loro attraverso speciali regolatori in grado di “connettere” porzioni lontane di Dna. Una “rete” paragonabile a quella con cui si gestisce il traffico aereo internazionale.
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La scoperta, pubblicata su Nature, è frutto di una ricerca condotta presso il Joint Genome Institute del Lawrence National Laboratory a Berkeley, a cui hanno collaborato anche i genetisti dell’università di Milano-Bicocca.
Università di Tor Vergata