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La Stampa.it – 4/12/2013
Lorenza Castagneri

Non solo allarmi e brutte notizie nel rapporto ambientalista Tante le specie ricomparse, un tempo date per spacciate

All’interno dei nostri confini si stima l’esistenza di 58 mila specie animali e di 6.700 vegetali. Pari rispettivamente al 30% e al 50% di quelle esistenti in tutta Europa in una superficie che è circa un trentesimo di quella del continente.

Ma se poi si va a guardare oltre le cifre, si scopre che i numeri tengono conto anche di specie fino a un po’ di tempo fa date per spacciate e oggi ricomparse. [...] in questo «Borsino delle specie», stilato dai ricercatori di Wwf e della Società italiana di Ecologia che hanno condotto lo studio, gli esempi delle specie che hanno visto un miglioramento del proprio status sono tantissimi. C’è l’orso delle Alpi, passato dai 3-5 individui del 1990 ai 40 attuali, il camoscio appenninico, dai 600 di vent’anni fa ai circa 2000 e ancora l’airone guardabuoi, assente nel 1980 e oggi presente in 1000 coppie. Tutte specie diventate poco a poco protette. Come il lupo. «Merito dell’istituzione di aree a tutela degli animali e di norme che negli anni hanno fortemente limitato l’attività venatoria. Oltre che a una radicale trasformazione culturale nella popolazione» osserva Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia e curatore del rapporto. [...] Ma davanti a un quadro come questo c’è da stare tranquilli? Purtroppo no. [...]

l’elenco delle specie in via di estinzione è lungo e contiene anche il gallo cedrone, la tartaruga di mare, la pernice bianca e l’ululone. A cui si aggiungono i nomi di animali per cui il rischio esiste da più tempo: la foca monaca e la lince di cui, in Italia, esistono tra i 3 e i 5 esemplari viventi o ancora lo stambecco, non più di 10mila individui. E la colpa è soprattutto dell’uomo. …

http://www.lastampa.it/2013/12/04/societa/lazampa/italia-paese-di-santi-navigatori-e-animali-non-pi-estinti-f2xAdnUmXGzcFvCN2ynuRM/pagina.html