la Stampa.it – 15/1/2013, tuttoscienze – michele bellone
Nei “duoni” una logica inedita di interpretare le mutazioni dei geni e le malattie
La terminologia che descrive il codice genetico si è arricchita di un nuovo termine: il «duone». Un gruppo dell’Università di Washington l’ha coniato per indicare le porzioni della sequenza di alcuni geni dotate di una doppia natura: [...] I ricercatori americani, guidati da John Stamatoyannopoulos, hanno identificato le zone all’interno del Genoma alle quali i fattori di trascrizione possono legarsi. Hanno così scoperto che circa il 15% dei «codoni» – le brevi sequenze che corrispondono ciascuna a un aminoacido – possono consentire all’interno dei geni il legame di un fattore di trascrizione. Ciò significa che una parte del Dna codificante ha una doppia funzione: fornire istruzioni per la produzione di proteine e regolare anche la propria attività. Da qui il nome «duoni» («dual-use codons», codoni a doppio uso) per indicare queste regioni. Questo risultato, pubblicato su «Lancet», solleva ora affascinanti interrogativi. http://www.lastampa.it/2014/01/15/scienza/tuttoscienze/laltro-codice-nascosto-nel-dna-rqY775tJPFX1kN55GXQUgI/pagina.html