la stampa.it – tuttoscienze 12/11/2014, p. mariano
Massimo Maffei dell’Università di Torino e pubblicata su «Frontiers of Plant Science». [...] Maffei, con Angelo De Santis dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dimostrato che, in concomitanza con le fasi di inversione dei poli magnetici, si sono verificati processi evolutivi specifici. Quello del campo è un fenomeno complesso: non è costante né uniforme nello spazio, ma con inversioni dei poli che si verificano periodicamente ogni 300 mila anni. Protegge la Terra dal vento solare – le particelle cariche provenienti dalla nostra stella – ma il suo ruolo a favore della vita non si esaurisce qui. Influenza, infatti, il mondo vegetale in due modi.
In primo luogo alterando il Dna: durante le inversioni di polarità tutte le forme di vita sono esposte a una più intensa radiazione cosmica, capaci di produrre mutazioni genetiche che sono la base per l’emergere e la selezione di nuove specie. In secondo luogo, le piante, più che gli animali, sembrano essere …
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