radiotrescienza – 6/1/2015
Un audio reportage di Elisabetta Tola
Possiedono solo piccoli appezzamenti di terra, sono esclusi dai grandi mercati e hanno poco accesso alla tecnologia. Ma i piccoli agricoltori, quelli di scala familiare, producono la gran parte del cibo consumato dalla popolazione mondiale. Ed è su di loro che bisogna puntare, dice la FAO, per ridurre la fame nel mondo e garantire un miglioramento sostenibile delle produzioni agricole. Ne parliamo con Blandine Sankarà, presidente dell’associazione Yelemani del Burkina Faso, con Debal Deb, fisiologo indiano e fondatore di una banca di semi di riso nella regione orientale dell’India e con Abdallah Omari, responsabile di ICARDA Palestina, che ha diretto i programmi di miglioramento genetico partecipativo sul grano nel suo paese.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-1b475b50-f04b-4cd6-9e11-3f608937a188.html
Università di Tor Vergata