le scienze.it- 22/1/2015
Due nuovi studi pubblicati su “Nature” hanno scoperto, con metodi diversi, come modificare geneticamente il batterio Escherichia coli in modo da renderlo dipendente da specifici amminoacidi prodotti sinteticamente. Poiché questi amminoacidi sarebbero disponibili solo in condizioni artificiali, l’organismo così modificato non potrebbe sopravvivere nell’ambiente esterno, rendendo impossibile la sua diffusione incontrollata [...] Nuove prospettive per garantire la sicurezza biotecnologica si sono aperte nel 2013 con la realizzazione del primo organismo genomicamente ricodificato (genomically recoded organism, GRO) da parte di un consorzio di istituti di ricerca statunitensi guidati da George Church della Harvard University, e da Farren Isaacs, della Yale University, che l’hanno descritto sulla rivista “Science” [http://www.sciencemag.org/content/342/6156/357.figures-only#aff-13 ] [...] l’applicazione più diretta e concreta della ricodifica genetica messa a punto da Isaacs e Church è proprio il bioconfinamento [...] Ripartendo dall’E. Coli ricodificato, i due autori propongono ora due approcci simili che dovrebbero garantire una sicurezza assoluta. Nel primo articolo, Church e colleghi illustrano una tecnica che consente di riprogrammare il genoma di E. coli [http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14095.html] [...]
Nel secondo articolo, Isaacs e colleghi adottano una tecnica diversa, ottenendo sostanzialmente lo stesso risultato, e cioè un batterio E. coli modificato in punti diversi del genoma in modo da … [http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14121.html]
Un insieme diverso di modifiche genomiche, descritte dal gruppo di Isaacs sull’ultimo numero della rivista “Nucleic Acid Research”, consentirebbe di estendere le misure di bioconfinamento ad altri organismi. [http://nar.oxfordjournals.org/content/early/2015/01/07/nar.gku1378.abstract]
http://www.lescienze.it/news/2015/01/22/news/batterio_dipendente_enzima_artificiale_sicurezza_ogm-2453631/
le monde.it -22/1/2015 -h. morin
L’agroalimentaire, l’industrie, la pharmacie, le secteur de l’énergie, entre autres, font de plus en plus appel à des micro-organismes génétiquement modifiés pour produire des molécules dites d’« intérêt ». Deux études américaines, publiées jeudi 22 janvier dans le revue Nature [...]
http://www.lemonde.fr/sciences/article/2015/01/22/peut-on-bioconfiner-les-micro-organismes_4561871_1650684.html#xuKbBvXg6HD1gWbW.99
Università di Tor Vergata