le scienze.it, 26/10/2017
Per la prima volta un gruppo internazionale di ricercatori è riuscito a fornire una misura generale dell’efficacia degli sforzi per la conservazione della biodiversità. Gli scienziati in particolare hanno mostrato che, grazie agli investimenti in questo campo, nei 109 paesi che nel 1992 hanno firmato la Convenzione sulla biodiversità (nota anche come Convenzione di Rio) fra il 1996 e il 2008 il tasso di perdita delle specie è calato del 29 per cento. Inoltre lo studio – pubblicato su “Nature” – fornisce uno strumento che permette alle nazioni di calibrare i propri investimenti nella conservazione in base loro specifiche esigenze.[...]
Analizzando i compromessi tra conservazione e sviluppo economico, i ricercatori sono stati in grado di creare un algoritmo che suddivide la responsabilità del declino delle specie globali tra i singoli paesi e stima come adeguare i bilanci finanziari per la conservazione per bilanciare i tassi di crescita economica umana attuali o futuri. [...] Sulla base di questo algoritmo, i ricercatori hanno infine stimato che con un’efficiente distribuzione delle risorse per la conservazione, basterebbe meno dello 0,01 per cento del prodotto interno lordo globale per fermare la perdita di biodiversità. https://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature24295.html
http://www.lescienze.it/news/2017/10/26/news/riduzione_perdita_biodiversita_investimenti_sviluppo-3728903/
Università di Tor Vergata