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la repubblica.it 21/2/2018 - https://www.nature.com/articles/d41586-018-02223-7

“La scienza ha avuto poca visibilità nelle campagne elettorali, anche se gli economisti avvertono che il sistema della ricerca in Italia è in uno stato precario”, si legge su Nature. “Siamo sull’orlo del collasso”; ha detto alla rivista Mario Pianta, economista dell’Università di Roma Tre, che lavora alle statistiche dell’Italia su ricerca e sviluppo per la Commissione europea. La rivista scientifica riconosce l’eccellenza scientifica italiana, citando settori quali la fisica delle particelle e la biomedicina. “Ma, a differenza di altri Paesi europei, negli ultimi decenni non è riuscita a modernizzare il suo sistema scientifico”, ha scritto Nature. I nostri scienziati avrebbero denunciato l’estrema complessità delle pratiche per le assunzione accademiche e la burocrazia paralizzante. “Le organizzazioni di ricerca – si legge ancora su Nature – hanno avuto scarso potere politico e non sono state in grado di arginare la crescente influenza di coloro che hanno demonizzato le vaccinazioni e promosso cure dei ciarlatani”.
Citando Raffaella Rumiati, vicepresidente dell’agenzia nazionale di valutazione della ricerca italiana (Anvur), Nature scrive che il divario di risultati scientifici e investimenti tra il Nord “ricco” e il Sud “povero” si sta allargando, contribuendo ad alimentare la politica regionalista e populista. Nature [...] “Ma dalla crisi economica del 2008 la già bassa spesa in R & S dell’Italia è diminuita del 20% in termini reali, ben 1,2 miliardi di euro. Nel 2016 ammontava a 8,7 miliardi di euro. Il budget delle università si è ridotto di circa un quinto – a 7 miliardi di euro – così come il numero di professori a livello nazionale. Il finanziamento per gli istituti di ricerca pubblici non è superiore a quello del 2008, con un calo del 9% in termini reali”. E l’attuale situazione economica italiana non fa sperare in meglio. “Peggio ancora, nel 2008 hanno lasciato il Paese – ha scritto Nature – più scienziati di quanto ne siano entrati, secondo le statistiche dell’Ocse. [...] Eppure, “paradossalmente, la scienza sta andando bene nel complesso” si legge sulla rivista. Dal 2005, gli articoli scientifici italiani sono tra i più citati al mondo. Il nostro Paese, secondo la rivista, produce più pubblicazioni per unità di spesa per ricerca e sviluppo rispetto a qualsiasi altro paese dell’Unione europea ad eccezione del Regno Unito. [...] Il quadro a fosche tinte dipinto sulle pagine di Nature è confermato dall’appello che gli scienziati  hanno lo sottoscritto  in Italia per richiamare l’attenzione delle forze politiche su cambiamenti climatici e ambiente: è l’obiettivo del Comitato “La Scienza al Voto”, composto da 19 fra i maggiori esperti su queste tematiche [...] che si lavori a sottoscrivere un accordo trasversale a tutti i partiti su un argomento fondante per il Paese: la salvaguardia del suo territorio, delle sue attività produttive, della salute e della sicurezza dei suoi cittadini dai pericoli portati dai cambiamenti climatici. [...] Il Comitato si impegnerà ad aiutare le forze politiche a definire i provvedimenti di legge necessari alla realizzazione dell’accordo, e al tempo stesso vigilerà sui tempi di approvazione, tenendo informata l’opinione pubblica. … http://www.repubblica.it/scienze/2018/02/21/news/scienza_grande_esclusa_dalla_politica_italiana-189418568/