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“Oggi si celebra ad ogni latitudine la Giornata mondiale della Terra, istituita 43 anni fa. Greenpeace rilancia l’allarme sull’Artico. L’opinione pubblica è ora più sensibile ma è la politica ad essere in colpevole ritardo. Vanno tagliate con urgenza le emissioni serra che continuano ad aumentare. Anche perché incombe un aumento di temperature di 4 gradi a fine secolo che sarebbe devastante [...] le emissioni serra, nonostante gli appelli, invece di diminuire continuano ad aumentare [...]Un cambio di rotta non solo è possibile ma potrebbe avere ricadute positive sull’insieme dell’economia facendone ripartire il motore attraverso un new deal verde. Il parere della comunità scientifica è infatti ormai molto chiaro: per frenare il caos climatico bisogna tagliare drasticamente le emissioni serra prodotte dall’uso dei combustibili fossili e dalla deforestazione. E dunque la cura sta nella creazione di un’economia low carbon basata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sulla lotta contro gli sprechi.[...] con il rapporto del novembre scorso l’allarme è stato rilanciato dalla Banca Mondiale che ha parlato della possibilità di un aumento di temperatura globale di 4 gradi a fine secolo: sarebbe un colpo devastante per buona parte degli ecosistemi che garantiscono la sopravvivenza di miliardi di persone.”

http://www.repubblica.it/ambiente/2013/04/22/news/giornata_della_terra-57151109/