Corriere della Sera – 23/05/2013
Un commento di Mario Capanna – Presidente Fondazione Diritti Genetici

E il coronamento di anni di lotte tenaci: dalla grande coalizione «ItaliaEuropa-liberi da Ogm», che nel 2007 raccolse da noi circa 3 milioni di firme per l’agroalimentare di qualità, al pronunciamento unanime delle Regioni (2010), alla mobilitazione degli agricoltori, degli ambientalisti, della moderna distribuzione, del mondo scientifico, dei consumatori, delle migliaia di Comuni dichiaratisi Ogm free. [...] Bisogna incentivare al massimo la ricerca per… migliorare il meglio… che già abbiamo
nell’agroalimentare italiano. È il momento di sviluppare la Mas (la selezione assistita tramite marcatori molecolari), la biotecnologia benefica e amica dell’ambiente, dove l’Italia ha un know-how d’avanguardia, finora negletto per la sbornia filoOgm. Ci sono numerose piante, rese più produttive e con migliorate qualità organolettiche dei frutti, già coltivate e in commercio, con prospettive promettenti, anche perché esenti dai rischi della transgenesi. GenEticaMente il progetto strategico della Fondazione diritti genetici, supportato con protocollo d’intesa da sette ministeri mira a fare di Roma, proprio in quel campo, la Capitale euromediterranea della ricerca scientifica partecipata.

http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1Y6F8H&annart=2013&usekey=C1RWY64FGCSR2X