Il sole 24 ore – Nova24 tech
11/06/2013

Dal 1996 sono disponibili sementi di grano e cotone geneticamente modificate in modo da produrre le proteine del Bacillus thuringiensis (Bt). Si tratta di sostanze ritenute innocue per l’uomo e che da decenni vengono usate come pesticidi. Le piante che le producono diventano ovviamente resistenti a molti parassiti. C’è stato però chi riteneva che tale resistenza sarebbe stata vanificata in breve tempo, poiché avrebbe favorito l’evolversi di parassiti immuni a tali proteine.
Bruce Tabashnik and Yves Carrière dell’Università dell’Arizona, insieme a Thierry Brévault del Centro Ricerche Agricole per lo Sviluppo (Cirad) in Francia, hanno pubblicato una ricerca su Nature Biotechnology, in cui fanno un bilancio dei risultati ottenuti contro i parassiti da questo tipo di Ogm, utilizzato ormai su oltre 400 milioni di ettari di raccolti, e quindi suscettibile di un’analisi scientifica molto accurata.
Gli autori hanno messo a confronto i dati di 77 studi precedenti, riguardanti 13 diverse specie di parassiti in otto Paesi diversi sparsi in tutti e cinque i continenti, trovando almeno cinque casi ben documentati in cui l’uso di sementi Bt ha favorito l’insorgere dell’immunità nei parassiti, in un periodo variabile dai 15 anni nel caso migliore a 2-3 anni nel caso peggiore.

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-06-11/sono-davvero-resistenti-parassiti-173101.shtml?uuid=Ab4tP63H