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La Stampa – 09/10/2013, Tuttoscienze
barbara gallavotti

Il Nobel per la fisica 2013: dovevo spiegare il mio bosone, ma un fisico tedesco si avvicinò e mi disse che avevo sbagliato tutto

[...] Higgs ci aveva dato appuntamento nella sua Edimburgo in una sala della Royal Society. Ci ha salutato scuotendosi la neve dal cappotto, con il suo sorriso allegro e timido. Poi, per oltre tre ore abbiamo ascoltato il racconto di una straordinaria avventura intellettuale e umana.

Professore, lei oggi è un’icona della fisica, ma com’è iniziata la sua passione per la scienza?
«Penso di aver scoperto molto presto che sarei divenuto un fisico teorico: già al liceo mi interessavano la fisica di base e la matematica. Un giorno, poi, scorrendo la lista degli ex allievi illustri della mia scuola, scoprii che 25 anni prima era stata frequentata da Paul Dirac, uno dei padri della meccanica quantistica. Incuriosito, studiai i suoi lavori. Poi mi iscrissi a fisica».

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