Panorama, 25/2/2014 – a. piemontese
La sua carenza favorisce l’insorgere delle patologie. Ma con una dieta salutare si può mantenere alto il livello nel sangue e nel cervello.
Una nuova ricerca condotta da Helen Vlassara e colleghi del Division of Experimental Diabetes and Aging, Department of Geriatrics and Palliative Medicine, Mount Sinai School of Medicine di New York e pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences , suggerisce che gli AGE siano responsabili della formazione delle placche senili, cioè gli accumuli di proteina amiloide nel cervello e associati con l’Alzheimer. E hanno anche individuato il meccanismo responsabile. Il comune denominatore tra malattie metaboliche e neurodegenerative infatti, come attestato da numerosi studi, è la carenza dell’enzima SIRT1, che serve a proteggere i neuroni e allo stesso tempo le ghiandole endocrine come il pancreas, che regola l’insulina.
L’intuizione della Vlassara e dei suoi collaboratori è che un regime alimentare ricco di AGE (per intenderci quello che favorisce l’insorgere del diabete), riduca, se non addirittura sopprima, la produzione del SIRT1. La cui mancanza a sua volta è coinvolta nei processi che portano al declino cognitivo e all’Alzheimer. http://scienza.panorama.it/salute/Alzheimer-e-diabete-individuato-l-enzima-che-ci-protegge-da-entrambi
Università di Tor Vergata