la stampa.it – tuttoscienze 19/11/2014
Dai farmaci intelligenti alle diagnosi super-veloci. La svolta non è più un’utopia, ma è ora di investire
ROBERTO CINGOLANI – ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
[...]Le nanotecnologie potrebbero rappresentare una grande opportunità offerta dalla scienza in questa direzione.
Potrebbero, infatti, portare profonde innovazioni nell’analisi e nella diagnosi precoce; nelle terapie personalizzate; nel rilascio selettivo di medicinali sulle singole cellule malate, senza effetti collaterali; nella creazione di nuovi materiali artificiali biocompatibili e anche nell’ingegneria tissutale e degli organi. Per esempio, le nanotecnologie potrebbero permettere diagnostiche portatili a basso costo, di tipo «usa e getta», [...] Questi sensori sono pensati per effettuare screening di ampi campioni di popolazione in assenza di ospedali, per analizzare lo stato di conservazione e sofisticazione dei cibi che devono essere trasportati in giro per il mondo o per effettuare analisi rapide negli aeroporti, prevenendo la diffusione di malattie contagiose. Lo sviluppo di questa tipologia di sensori biologici e medicali ad altissima sensibilità – noti come «point of care technology» -, in grado di rilevare la presenza di una o più specie chimiche in un campione biologico in soluzione, è una sfida scientifica di capitale importanza[...] riconoscere con grande accuratezza mutazioni genetiche, oltre a cellule malate e proteine, rappresenta quindi solo il primo passo. Le tecnologie di «intelligent drug delivery», cioè di rilascio mirato di medicinali, rappresenta ancora una frontiera della ricerca, anche se molti passi sono già stati fatti…