le scienze.it, 23/5/2016
Un metodo per ottenere nuovi antibiotici per via sintetica è descritto da ricercatori della Harvard University in un articolo pubblicato su “Nature”. Grazie a questo metodo, Andrew G. Myers e colleghi sono già riusciti a sintetizzare oltre 300 sostanze differenti appartenenti alla classe dei macrolidi – una classe di antibiotici che comprende, per esempio, l’eritromicina – fra cui un antibiotico già in uso nella pratica clinica e un altro in fase di sviluppo. [...] I ricercatori sono partiti dall’osservazione che i macrolidi hanno una struttura costituita da un anello principale, detto macrociclo, a cui sono legate diverse molecole più semplici che hanno sostanzialmente una struttura modulare. Questo permette di costruirli “dal basso” agganciando via via all’anello principale moduli più piccoli. Questa tecnica di costruzione dell’antibiotico permette di introdurre sistematicamente alterazioni nei moduli per saggiarne l’effetto. Le alterazioni possono così riguardare anche punti che è praticamente impossibile raggiungere e modificare a partire da una molecola complessa ottenuta per fermentazione. La valutazione di questi composti contro un gruppo di batteri patogeni ha mostrato che la maggioranza di queste strutture ha attività antibiotica, e alcune delle sostanze si sono rivelate efficaci contro ceppi batterici resistenti ai macrolidi di uso corrente, compresi Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) ed enterococco vancomicina-resistente (VRE), entrambi di grande interesse clinico. … http://www.nature.com/nature/journal/v533/n7603/full/nature17967.html
http://www.lescienze.it/news/2016/05/23/news/batteri_resistenti_farmaci_antibiotici_per_sintesi_chimica-3097659/
Università di Tor Vergata