la repubblica.it, 9/12/2016 – g. gagliardi
La prima persona affetta dalla malattia non sarebbe stata la donna esaminata dal medico tedesco Alois Alzheimer, in Germania, ma una donna di Nicastro, in provincia di Catanzaro. Un importante risultato scientifico – spiega una nota dell’Asp di Catanzaro – tanto che è stato anche pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Neurology”, reso possibile grazie al lavoro certosino dell’equipe del Crn dell’Asp di Catanzaro, che è andata a ritroso di ben 6 generazioni fino al 1809. [...] I ricercatori del Massachussets Institute of technology (Mit) hanno testato con successo sui topi una terapia a base di flash di luci stroboscopiche (come quelle della discoteca) negli occhi e hanno visto come questa  stimoli le cellule immunitarie a divorare le proteine beta-amiloide che si accumulano nel cervello causando la demenza.
Come spiega lo studio pubblicato sulla rivista Nature, il tasso perfetto di flash è di 40 lampi al secondo, un tremolio a malapena percepibile … http://www.nature.com/nature/journal/v540/n7632/full/nature20587.html
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2016/12/09/news/alzheimer_studio_centro_regionale_di_neurogenetica_lamezia_terme-153777607/