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la stampa.it – 27/2/2017
I telomeri sono delle strutture che proteggono le estremità dei cromosomi. Alla nascita hanno una certa lunghezza che si va riducendo con gli anni finché non raggiunge un livello minimo oltre il quale la cellula non può più dividersi. La loro funzione di tutela del materiale genetico viene svolta in collaborazione con una classe di RNA non codificanti, i DDRNA (DNA Damage Response RNA), identificati e descritti sulla rivista nature nel 2012 da Fabrizio d’Adda di Fagagna, direttore del Gruppo di Ricerca «Risposta al danno al DNA e senescenza cellulare» dell’IFOM e ricercatore presso l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR.[...]un nuovo studio, condotto dallo stesso team di ricerca e apparso sulla rivista Nature Communication, getta luce proprio sul meccanismo di segnalazione all’interno della cellula della presenza di telomeri danneggiati. «Abbiamo osservato – spiega d’Adda di Fagagna – che i telomeri, quando sono corti o danneggiati, possono indurre essi stessi la formazione di DDRNA e quindi l’attivazione dell’allarme e la conseguente senescenza della cellula». [...] Il team è già al lavoro per capire in che modo queste conoscenze potranno aiutarci a prevenire l’invecchiamento cellulare in patologie associate al danno ai telomeri, come la cirrosi epatica, la fibrosi polmonare, l’aterosclerosi, il diabete, la cataratta, l’osteoporosi e l’artrite o in malattie rare come la progeria … http://www.lastampa.it/2017/02/27/scienza/benessere/ecco-in-che-modo-il-meccanismo-della-senescenza-cellulare-potrebbe-essere-rallentato-hNLZKs9a1zmZAinke8cM9K/pagina.html
http://www.nature.com/articles/ncomms13980

L’immagine rappresenta il nucleo di una cellula murina (in blu), in cui è evidenziato un marcatore del DNA damage response DDRNA (in verde) che colocalizza con i telomeri (in rosso).