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Due nuove ricerche sembrano indicare che i virus cresciuti nelle uova subirebbero delle modifiche, producendo vaccini meno efficaci su alcuni ceppi di influenza
wired.it, 10/11/2017 – s. valesini

Ad attirare l’attenzione degli autori dei nuovi studi è stato però un particolare: il vaccino dello scorso anno conteneva proprio il ceppo di H3N2 (definito A/Hong Kong/4801/2014) che è risultato prevalente durante la stagione influenzale. Sfortuna a parte, quindi, il vaccino avrebbe dovuto funzionare egregiamente. E quando l’efficacia si è rivelata deludente, il microbiologo della University of Pennsylvania Scott Hensley e il suo team hanno deciso di approfondire la questione. E i risultati della loro ricerca, pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno svelato l’arcano: il virus contenuto nei vaccini era molto diverso da quello wild type, cioè quello effettivamente presente nella popolazione.
Scoprirlo non è stato poi così difficile: il ceppo in questione è caratterizzato da una mutazione emersa nel 2014, che ha prodotto lo sviluppo di una nuova molecola … (http://www.pnas.org/content/114/47/12578.abstract) [...] Risultati simili, d’altronde, sono emersi anche dal secondo studio, pubblicato questa volta su Plos Pathogens. Anche in questo caso, i ricercatori si sono concentrati sull’emoagglutinina, analizzandone la struttura e svelando che nelle uova di gallina subisce specifiche mutazioni strutturali che migliorano la sua efficacia nell’invadere l’organismo ospite (l’uovo in questo caso), ma rendono al contempo molto più difficile (si parla di una differenza di tre ordini di magnitudine) il legame con gli anticorpi umani. (http://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1006682) La verità è che queste problematiche si conoscono da decenni, ma fino a qualche tempo fa non aveva senso studiarle troppo perché mancavano le alternative all’utilizzo delle uova”, sottolinea Montomoli. “Oggi invece iniziano a essere disponibili diverse tecniche per crescere i virus, o creare direttamente le particelle di antigene, e quindi cominciano anche ad accumularsi gli studi che dimostrano i problemi legati alle uova”. [...] una nuova tecnica arrivata in fase 3 di sperimentazione (a un passo dalla commercializzazione quindi) permette per esempio di crescere i virus all’interno di organismi vegetali, in questo caso foglie di tabacco. Per ora sembra essere efficace, e molto più rapida delle tecniche tradizionali…. https://www.wired.it/scienza/biotech/2017/11/10/influenza-migliori-vaccini-uova/