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le scienze.it - 24/5/2016
Sono variazioni nella sequenza del DNA che regola l'espressione di una proteina a permettere alle cellule tumorali di eludere il sistema immunitario che invece dovrebbe distruggere prontamente le cellule anomale. La scoperta - realizzata da ricercatori dell'Università di Kyoto e dell'Università di Tokyo e pubblicata su "Nature" - suggerisce che la presenza di una sequenza di regolazione mutata per quel gene potrebbe essere usata come marcatore diagnostico con cui identificare i pazienti con maggiori probabilità di trarre beneficio dall'immunoterapia. ... http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature18294.html
http://www.lescienze.it/news/2016/05/24/news/cellule_tumorali_elusione_sistema_immunitario_pd-1_pd-l1-3101276/

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le scienze.it, 24/5/2016
La progressiva perdita del cromosoma Y nelle cellule del sangue nucleate (i leucociti) è correlata a un aumento del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. A indicarlo è uno studio effettuato da ricercatori dell'Università di Uppsala, in Svezia, e dell'Università di Lille, in Francia, che lo presentano alla conferenza annuale della European Society of Human Genetics in contemporanea con la sua pubblicazione su "American Journal of Human Genetics". ... http://www.cell.com/ajhg/fulltext/S0002-9297(16)30149-5
http://www.lescienze.it/news/2016/05/24/news/perdita_cromosoma_y_cellule_sangue_alzheimer-3099763/
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CHAIRED BY JIM O’NEILL MAY 2016 - http://amr-review.org/sites/default/files/160518_Final%20paper_with%20cover.pdf
radiotrescienza, 25/5/2016 - in onda alle ore 11.30
Nel 2050 potrebbero causare la morte di una persona nel mondo ogni tre secondi. Sono i superbatteri resistenti agli antibiotici contro i quali disponiamo di armi sempre più spuntate. A lanciare l’ultimo allarme un report finanziato dal governo inglese e dal Wellcome Trust, che analizza le pesanti ricadute anche in termini di costi sanitari di questo fenomeno, e individua le azioni più importanti da intraprendere. Ne parliamo con Giovanni Fattore, docente di economia sanitaria all’università Bocconi di Milano, e Nicola Petrosillo, responsabile della seconda divisione malattie infettive dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.
Al microfono Elisabetta Tola
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le scienze.it, 23/5/2016
Un metodo per ottenere nuovi antibiotici per via sintetica è descritto da ricercatori della Harvard University in un articolo pubblicato su "Nature". Grazie a questo metodo, Andrew G. Myers e colleghi sono già riusciti a sintetizzare oltre 300 sostanze differenti appartenenti alla classe dei macrolidi - una classe di antibiotici che comprende, per esempio, l'eritromicina - fra cui un antibiotico già in uso nella pratica clinica e un altro in fase di sviluppo. [...] I ricercatori sono partiti dall'osservazione che i macrolidi hanno una struttura costituita da un anello principale, detto macrociclo, a cui sono legate diverse molecole più semplici che hanno sostanzialmente una struttura modulare. Questo permette di costruirli "dal basso" agganciando via via all'anello principale moduli più piccoli. Questa tecnica di costruzione dell'antibiotico permette di introdurre sistematicamente alterazioni nei moduli per saggiarne l'effetto. Le alterazioni possono così riguardare anche punti che è praticamente impossibile raggiungere e modificare a partire da una molecola complessa ottenuta per fermentazione. La valutazione di questi composti contro un gruppo di batteri patogeni ha mostrato che la maggioranza di queste strutture ha attività antibiotica, e alcune delle sostanze si sono rivelate efficaci contro ceppi batterici resistenti ai macrolidi di uso corrente, compresi Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) ed enterococco vancomicina-resistente (VRE), entrambi di grande interesse clinico. ... http://www.nature.com/nature/journal/v533/n7603/full/nature17967.html
http://www.lescienze.it/news/2016/05/23/news/batteri_resistenti_farmaci_antibiotici_per_sintesi_chimica-3097659/

Università di Tor Vergata