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132824734-8de165c0-6389-4c9c-b250-17f9d5a753b4   la repubblica.it - 1/4/2016, valeria pini Studiosi del Mit di Boston sostengono di essere riusciti a riscrivere il codice del Dna delle cellule e a inserirlo nei batteri per alterarne il funzionamento. Nuove speranze per la lotta contro il cancro ... "Si tratta di programmare un linguaggio per i batteri - ha detto Christopher Voigt, docente di Ingegneria biologica al Mit - . Si utilizza un linguaggio basato su un testo, proprio come quando si riprogramma un computer. Si compila un testo e si realizza una sequenza di Dna che si inserisce nella cellula, a quel punto questo circuito funziona all'interno della cellula". ... http://science.sciencemag.org/content/352/6281/aac7341 http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2016/04/01/news/_siamo_riusciti_ad_hakerare_le_cellule_del_cancro_e_a_riprogrammarle_-136678001/?ref=HRER3-1
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300x16914592677506272162804590_1ab7ae17ab_o-640x428__1_   radiotrescienza - 30/3/2016 - in onda ore 11.30 Il Governo ha dato il via libera alla banca dati nazionale del DNA. Un archivio centralizzato dove saranno custoditi i profili genetici di arrestati e condannati, uno strumento considerato cruciale in ambito forense e atteso da anni. Ma come saranno prelevati, conservati e gestiti i profili genetici? Lo chiediamo a Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell'università di Roma Tor Vergata. Un nuovo studio finanziato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare dimostra che il batterio Xylella fastidiosa causa il disseccamento rapido degli ulivi. Un risultato che mette la parola fine alla controversia sull’epidemia che sta colpendo da anni gli ulivi di Puglia? Ne parliamo con Gian Paolo Accotto, direttore dell'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr. Al microfono Marco Motta - See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-337c2fe0-d88f-4097-a8f0-42e8e4965fab.html?refresh_ce#sthash.J7c67t3A.dpuf le scienze.it ... Un comunicato ufficiale dell’EFSA, l’ente europeo per la sicurezza alimentare, assesta un duro colpo alle speculazioni dei complottisti riguardo al disseccamento degli olivi pugliesi lo studio dell'EFSA: http://www.efsa.europa.eu/it/supporting/pub/1013e il comunicato: http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/160329
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1920x1080-kOJI-U1070815084438tiC-1024x576@LaStampa.it   Fondamentale per studiare la struttura modulare del cervello la stampa.it - tuttoscienze, 30/3/2016 Sembra un intricato groviglio di rovi, ma in realtà è la più grande mappa mai realizzata delle connessioni tra cellule nervose del cervello: ricostruita in 3D a partire da una porzione della corteccia cerebrale di topo, comprende ben 200 neuroni e 1.300 connessioni (sinapsi). L’ha realizzata un gruppo internazionale di ricerca coordinato dalla Harvard Medical School di Boston, che sulla rivista Nature presenta questo risultato come la chiave per studiare la struttura modulare del cervello. http://www.lastampa.it/2016/03/30/scienza/ricostruita-mappa-da-record-delle-connessioni-fra-neuroni-6YWSYdXLlXGHKtyeN3nBpN/pagina.html http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature17192.html
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300x1691458912725731sn-genome_0 radiotrescienza - 29/3/2016 Si chiama Syn 3.0 ed è stata creata in laboratorio dal team dello scienziato e imprenditore Craig Venter. Una “cellula minima” artificiale: 473 geni che costituiscono il più piccolo genoma batterico in grado di sostenere la vita nella sua forma più semplice, come ci spiega Carlo Alberto Redi, direttore del laboratorio di biologia dello sviluppo dell’univeristà di Pavia. Ma le ricerche sulla biologia sintetica stanno davvero aiutando a dare una definizione più precisa di che cos’è la vita? Lo chiediamo a Telmo Pievani, docente di filosofia delle scienze biologiche all’università di Padova. Al microfono Matteo De Giuli - See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-26af138b-2fa0-49e5-b14c-b9c24b1c8288.html#sthash.JSCNqDBO.dpuf le scienze.it - 24/3/2016 http://www.lescienze.it/news/2016/03/24/news/genoma_minimo_sintetico-3027760/ Sono 473 i geni necessari per la vita nel genoma batterico realizzato dal Craig Venter Institute di La Jolla, in California, e descritto sulle pagine di “Science” (http://science.sciencemag.org/content/351/6280/aad6253). Nel 2010 lo stesso gruppo di ricerca aveva ottenuto la prima cellula batterica sintetica in grado di replicarsi autonomamente: il suo genoma fu progettato al computer, assemblato con le attuali tecniche di chimica e infine trapiantato in una cellula ricevente (http://www.lescienze.it/news/2010/05/20/news/una_cellula_batterica_controllata_da_un_genoma_sintetico-555977/).