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le scienze.it - 20/5/2015
... modificando in modo opportuno il patrimonio genetico dei batteriofagi, o più brevemente fagi, è possibile usarli come armi di precisione per batteri resistenti ad antibiotici, come dimostra uno studio pubblicato su "Proceedings of the National Academy of Sciences" da Ido Yosef e colleghi dell'Università di Tel Aviv .... http://www.pnas.org/content/early/2015/05/14/1500107112
http://www.lescienze.it/news/2015/05/20/news/terapia_fagi_resistenza_antibiotici_batteri-2615148/

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radiotrescienza - 20/5/2015
... Una delle tendenze allarmanti a livello globale, e non solo nei paesi più ricchi, è la crescita costante dell'obesità, che ormai colpisce quasi un terzo della popolazione mondiale: un tema al centro di un convegno organizzato dal Cnr oggi ad Expo. Margherita Maffei, ricercatrice dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr e del Centro obesità dell'azienda ospedaliera di Pisa, ci spiega che ruolo gioca il nostro cervello nel determinare il peso corporeo, mentre Margherita Caroli, responsabile dell'unità operativa di nutrizione della Asl di Brindisi, ci parla dell'importanza di una corretta educazione alimentare nei primi anni di vita per la prevenzione dell'obesità. riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-4922cb52-fa1c-409a-be27-51f9def97cc7.html#sthash.QucwS8XJ.dpuf
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le scienze.it 19/5/2015
Tra 7000 e 2000 anni fa, in Europa la resistenza delle ossa umane diminuì a causa della sedentarietà legata all'espansione dell'agricoltura: lo afferma uno studio apparso sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” a firma di Christopher Ruff della Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimore e colleghi di una collaborazione internazionale. Non ha avuto invece effetti di rilevo sullo scheletro umano il diffondersi della meccanizzazione del lavoro da 2000 anni a questa parte. http://www.lescienze.it/news/2015/05/19/news/diminuzione_resistenza_ossea_esseri_umani_7000_anni-2613626/
http://www.pnas.org/content/early/2015/05/14/1502932112
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le scienze.it - 15/5/2014
L'eusocialità – ossia una socialità che sfocia in strutture organizzate in cui i singoli individui agiscono in funzione delle necessità collettive – può evolvere sfruttando percorsi di variazioni genetiche differenti, ma comporta sempre un aumento della complessità delle reti geniche. E' questa la conclusione a cui è giunto un gruppo internazionale di ricercatori che firmano un articolo su “Science”. http://www.lescienze.it/news/2015/05/15/news/api_insetti_sociali_genoma_evoluzione-2610320/
http://www.sciencemag.org/content/early/2015/05/13/science.aaa4788

Università di Tor Vergata