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le scienze.it - 4/2/2014 È stato ritrovato nel sito di Santa Rosa, nel Perù orientale, il più antico reperto fossile scoperto finora di primati platirrini, o scimmie del Nuovo Mondo: si tratta di quattro denti fossili, due completi e due incompleti, risalenti a 36 milioni di anni fa, cioè al Tardo Eocene. Lo rivela un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Nature” a firma di Mariano Bond del Museo di storia naturale di La Plata, in Argentina, e colleghi di altri istituti argentini. L'approfondita analisi anatomica indica l'appartenenza dei denti a un nuovo genere e a una nuova specie, battezzata Perupithecus ucayaliensis.  ... http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14120.html http://www.lescienze.it/news/2015/02/04/news/antico_primate_scimmie_nuovo_mondo-2469285/  
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174150588-793d20f9-001d-4fc5-acd0-7c420998dd13 le scienze, 4/2/2014 L'RNA è stato selezionato dall'evoluzione in modo che i suoi filamenti, anche molto lunghi, non si annodino mai. Si tratta di una proprietà pressoché unica, dato che qualsiasi filamento di una certa lunghezza tende naturalmente ad aggrovigliarsi, come avviene per esempio al filo del telefono o a quelli degli auricolari. La scoperta - opera di un gruppo di ricercatori della SISSA (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) di Trieste e descritta in un articolo sui “Proceedings of the National Academy of Sciences” - è del tutto inaspettata. A differenza dell'RNA, tutti gli altri biopolimeri, come il DNA e le proteine, sperimentano complessi ripiegamenti grazie a cui assumono la forma definitiva, essenziale per la loro funzionalità biologica. Nessuno prima di Cristian Micheletti, Marco di Stefano ed Henri Orland aveva però studiato se e come il RNA si ripiegasse ... http://www.pnas.org/content/early/2015/01/29/1418445112 http://www.lescienze.it/news/2015/02/04/news/rna_senza_nodi_ripiegamento_biopolimeri-2469185/
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131308468-48425ec4-05a4-44ed-879c-ed11a90e372e     le scienze.it - 2/2/2014 E' possibile indurre le cellule staminali embrionali umane a differenziarsi in neuroni che si autorganizzano in una struttura tridimensionale che riproduce quella del cervelletto. A dimostrarlo è un gruppo di ricercatori del RIKEN Center for Developmental Biology a Kobe, in Giappone, che illustrano la metodologia usata in un articolo pubblicato su “Cell Reports”. ... http://www.cell.com/cell-reports/abstract/S2211-1247(14)01104-8 http://www.lescienze.it/news/2015/02/02/news/staminali_neuroni_auto-organizzati_strati_corteccia_cervelletto-2464053/
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telomero-kyYD-U104017510484570MC-700x394@LaStampa.it la stampa.it - 2/2/2014, tuttoscienze Le cellule tumorali hanno un punto debole. È il telomero, ossia la porzione estrema del cromosoma, che in queste cellule si altera, rendendole sensibili all’azione dei farmaci. La scoperta è del gruppo diretto da Annamaria Biroccio dei laboratori di ricerca dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, che studia da tempo i telomeri e i suoi componenti quali potenziali bersagli terapeutici per il trattamento dei tumori umani. Lo studio, pubblicato su Nucleic Acid Research, ha rivelato il meccanismo attraverso il quale i farmaci riescono a riconoscere - e di conseguenza uccidere - esclusivamente le cellule tumorali, lasciando intatte quelle sane. Il lavoro è finanziato da Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). [...] «Proprio in questa direzione è orientata la ricerca del gruppo da me coordinato - spiega Biroccio - in particolare abbiamo identificato diverse molecole capaci di legare una particolare struttura dei telomeri, chiamata G-quadruplex, e pertanto di bloccare l’accesso della telomerasi. I risultati che abbiamo ottenuto hanno chiaramente dimostrato che questa molecola non è un semplice inibitore della telomerasi, ma è in grado di distruggere rapidamente l’architettura dei telomeri determinando alterazioni citogenetiche che portano all’attivazione della morte cellulare programmata per apoptosi. Nello studio appena pubblicato, abbiamo scoperto che a rendere le cellule tumorali particolarmente sensibili all’azione di tali farmaci è la presenza di telomeri alterati». «Infatti - continua l’esperta - quando abbiamo creato un telomero artificialmente non funzionale nelle cellule sane, tali cellule sono diventate ... http://nar.oxfordjournals.org/search?fulltext=Annamaria+Biroccio&submit=yes&x=17&y=9 http://www.lastampa.it/2015/02/02/scienza/telomeri-il-tallone-dachille-delle-cellule-del-cancro-AJMcGNI60hoGQFWviwE92O/pagina.html