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la repubblica.it, 26/1/2015
La forza di gravità influenza il modo in cui i vegetali comunicano con l'ambiente. A essere interessati dalle alterazioni è la loro attività elettrica, uno dei modi principali con cui le cellule comunicano con l'ambiente.La scoperta è il risultato della ricerca condotta dal Linv (International Laboratory of Plant Neurobiology) dell'Università di Firenze, ospitato dal Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente (Dispaa) e guidato da Stefano Mancuso, associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree. Il lavoro, realizzato con la collaborazione dell'Ino-Cnr e dell'Università di Bonn, è stato pubblicato su Nature Scientific Reports ("The Electrical Network of Maize Root Apex is Gravity Dependent"). ... http://www.nature.com/srep/2015/150115/srep07730/full/srep07730.html
http://www.repubblica.it/scienze/2015/01/26/news/piante_come_astronauti_scoperta_influenza_della_gravit_su_loro_comportamento-105817143/

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la repubblica.it - 23/1/2015, a. cianciullo
Un decreto firmato da tre ministri proroga il il bando al masi MON 810 e anticipa la nuova direttiva Ue che sancisce il diritto dei singoli paesi a decidere se accettare o meno i prodotti transgenici
Niente ogm in Italia. Su questo punto si sono trovati d'accordo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che hanno firmato un decreto per mettere al bando il mais MON810. Dal punto di vista pratico cambia poco. Il provvedimento proroga per altri 18 mesi un precedente decreto. Ma dal punto di vista politico l'atto è rilevante perché anticipa il recepimento della nuova direttiva che sancisce il diritto degli Stati membri della Ue di proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale. Mentre finora l'opposizione di un singolo paese alla coltivazione di prodotti transgenici era stata giuridicamente complessa, adesso - proprio alla vigilia dell'Expo di Milano dedicata al cibo - la procedura viene semplificata in sede comunitaria e si riconosce il diritto all'autodeterminazione del modo di produrre quello che finisce nel piatto. ...
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/01/23/news/mais_ogm_decreto-105620566/?ref=twhr&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

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la stampa.it - 23/1/2015
Informazioni importanti per l’industria farmaceutica per spiegare alcuni effetti collaterali dei farmaci e per aiutare lo sviluppo di nuove terapie
la stampa.it- tuttoscienze 23/1/2014
Il più completo atlante delle proteine umane mai realizzato finora inizia a “parlare”, svelando i segreti del corpo umano: basato su oltre 13 milioni di immagini, localizza l’espressione delle proteine nei tessuti, indicando quali vengono riversate nel sangue, quali sono legate al cancro e quali sono bersaglio dei farmaci già in commercio.[...]
Il risultato, pubblicato su Science [http://www.sciencemag.org/content/347/6220/1260419.abstract], è frutto del progetto di ricerca internazionale “Human Protein Atlas” [http://www.proteinatlas.org/], che dal 2003 ad oggi ha catalogato ben 20.000 proteine (quasi il 90% del totale), dando vita ad un database pubblico prezioso per la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci. [...] Mathias Uhlen, coordinatore del progetto presso il Royal Institute of Technology (Kth) di Stoccolma - Abbiamo dimostrato che il 70% dei bersagli dei farmaci in commercio è rappresentato da proteine secrete o legate alla membrana cellulare. Il 30% di queste proteine-target - aggiunge - si trova in ogni tessuto e organo. ... http://www.lastampa.it/2015/01/23/scienza/un-super-atlante-delle-proteine-svela-i-segreti-del-corpo-umano-HbRppOdera1Pf0OBzDXM2K/pagina.html

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le scienze.it- 22/1/2015
Due nuovi studi pubblicati su “Nature” hanno scoperto, con metodi diversi, come modificare geneticamente il batterio Escherichia coli in modo da renderlo dipendente da specifici amminoacidi prodotti sinteticamente. Poiché questi amminoacidi sarebbero disponibili solo in condizioni artificiali, l'organismo così modificato non potrebbe sopravvivere nell'ambiente esterno, rendendo impossibile la sua diffusione incontrollata [...] Nuove prospettive per garantire la sicurezza biotecnologica si sono aperte nel 2013 con la realizzazione del primo organismo genomicamente ricodificato (genomically recoded organism, GRO) da parte di un consorzio di istituti di ricerca statunitensi guidati da George Church della Harvard University, e da Farren Isaacs, della Yale University, che l'hanno descritto sulla rivista “Science” [http://www.sciencemag.org/content/342/6156/357.figures-only#aff-13 ] [...] l'applicazione più diretta e concreta della ricodifica genetica messa a punto da Isaacs e Church è proprio il bioconfinamento [...] Ripartendo dall'E. Coli ricodificato, i due autori propongono ora due approcci simili che dovrebbero garantire una sicurezza assoluta. Nel primo articolo, Church e colleghi illustrano una tecnica che consente di riprogrammare il genoma di E. coli [http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14095.html] [...]
Nel secondo articolo, Isaacs e colleghi adottano una tecnica diversa, ottenendo sostanzialmente lo stesso risultato, e cioè un batterio E. coli modificato in punti diversi del genoma in modo da ... [http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14121.html]
Un insieme diverso di modifiche genomiche, descritte dal gruppo di Isaacs sull'ultimo numero della rivista "Nucleic Acid Research", consentirebbe di estendere le misure di bioconfinamento ad altri organismi. [http://nar.oxfordjournals.org/content/early/2015/01/07/nar.gku1378.abstract]
http://www.lescienze.it/news/2015/01/22/news/batterio_dipendente_enzima_artificiale_sicurezza_ogm-2453631/
le monde.it -22/1/2015 -h. morin
L’agroalimentaire, l’industrie, la pharmacie, le secteur de l’énergie, entre autres, font de plus en plus appel à des micro-organismes génétiquement modifiés pour produire des molécules dites d’« intérêt ». Deux études américaines, publiées jeudi 22 janvier dans le revue Nature [...]
http://www.lemonde.fr/sciences/article/2015/01/22/peut-on-bioconfiner-les-micro-organismes_4561871_1650684.html#xuKbBvXg6HD1gWbW.99

Università di Tor Vergata