:
la stampa.it - tuttoscienze, 14/11/2014 Un gruppo di ricercatori del Morgridge Institute for Research regenerative biology del Wisconsin, coordinati da James Thompson, è riuscito a rendere “immortali” le cellule staminali. Gli scienziati sono riusciti a coltivare in provetta, per un tempo indefinito, delle cellule immature di un pugno di geni, facendole restare giovani e capaci di moltiplicarsi. Un risultato che è la chiave per fare nei laboratori future fabbriche di sangue e vasi sanguigni, spiega lo studio pubblicato sulla rivista Stem Cell Reports. [...] http://www.lastampa.it/2014/11/14/scienza/trovato-come-rendere-immortali-le-cellule-staminali-rYGbSZYfqM4DV4NMoh4ftJ/pagina.html
:
le scienze.it - 14/11/2014 [...] È il risultato di una sperimentazione effettuata da ricercatori di Medimmune, azienda con sede a Gaithersburg, in Maryland, che hanno messo a punto un anticorpo ibrido a partire da due anticorpi monoclonali, ossia anticorpi dotati della capacità di legarsi a un “bersaglio” altamente specifico che possono essere creati con tecniche di ingegneria genetica e prodotti in notevoli quantità. In particolare, il nuovo anticorpo è stato ottenuto a partire da due distinti anticorpi monoclonali diretti contro Pseudomonas aeruginosa e ha dimostrato di essere [...] Antonio DiGiandomenico – primo firmatario dell' articolo pubblicato su “Science Translational Medicine” in cui è illustrata la ricerca -[...] http://www.lescienze.it/news/2014/11/14/news/antocorpi_bispecifici_batteri_resistenza_antibiotici-2375492/ http://stm.sciencemag.org/content/6/262/262ra155
:
imgres le scienze.it - 13/11/2014 Via via che i paesi del mondo si sviluppano, aumentano urbanizzazione e reddito pro capite, si assiste anche a una trasformazione delle abitudini alimentari delle persone, che si spostano maggiormente verso cibi ricchi di zuccheri e grassi raffinati e prodotti come la carne di manzo, che richiedono uno sfruttamento intensivo dei terreni agricoli. Questa correlazione, osservata più volte, potrebbe presto diventare insostenibile, sia per i danni alla salute della popolazione mondiale sia per l'eccessivo sfruttamento di risorse del territorio. Ma c'è una soluzione in grado di evitare entrambi questi fenomeni, ed è illustrata su “Nature” da David Tilman, dell'Università del Minnesota. L'ecologo statunitense, uno delle figure di spicco a livello globale nel campo della sostenibilità, propone di spostare il consumo alimentare su vegetali e pesce o adottare la dieta mediterranea su scala globale. Insieme con il suo collaboratore Michael Clark, Tilman ha analizzato in modo approfondito i costi ambientali e umani delle attuali abitudini alimentari nel mondo e le correlazioni tra dieta, salute e crescita della popolazione. http://www.lescienze.it/news/2014/11/13/news/dieta_globale_sviluppo_sostenibile-2375071/ http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13959.html
:
la stampa.it - tuttoscienze 12/11/2014, p. mariano ... Massimo Maffei dell’Università di Torino e pubblicata su «Frontiers of Plant Science». [...] Maffei, con Angelo De Santis dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dimostrato che, in concomitanza con le fasi di inversione dei poli magnetici, si sono verificati processi evolutivi specifici. Quello del campo è un fenomeno complesso: non è costante né uniforme nello spazio, ma con inversioni dei poli che si verificano periodicamente ogni 300 mila anni. Protegge la Terra dal vento solare - le particelle cariche provenienti dalla nostra stella - ma il suo ruolo a favore della vita non si esaurisce qui. Influenza, infatti, il mondo vegetale in due modi. In primo luogo alterando il Dna: durante le inversioni di polarità tutte le forme di vita sono esposte a una più intensa radiazione cosmica, capaci di produrre mutazioni genetiche che sono la base per l’emergere e la selezione di nuove specie. In secondo luogo, le piante, più che gli animali, sembrano essere ... http://www.lastampa.it/2014/11/12/scienza/tuttoscienze/il-seme-magnetico-che-scaten-tutte-le-piante-7d4fLZnt8ng8Bw3z1mkrBM/pagina.html