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la stampa.it - tuttoscienze 12/11/2014, p. mariano
... Massimo Maffei dell’Università di Torino e pubblicata su «Frontiers of Plant Science». [...]
Maffei, con Angelo De Santis dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dimostrato che, in concomitanza con le fasi di inversione dei poli magnetici, si sono verificati processi evolutivi specifici. Quello del campo è un fenomeno complesso: non è costante né uniforme nello spazio, ma con inversioni dei poli che si verificano periodicamente ogni 300 mila anni. Protegge la Terra dal vento solare - le particelle cariche provenienti dalla nostra stella - ma il suo ruolo a favore della vita non si esaurisce qui. Influenza, infatti, il mondo vegetale in due modi.
In primo luogo alterando il Dna: durante le inversioni di polarità tutte le forme di vita sono esposte a una più intensa radiazione cosmica, capaci di produrre mutazioni genetiche che sono la base per l’emergere e la selezione di nuove specie. In secondo luogo, le piante, più che gli animali, sembrano essere ...
http://www.lastampa.it/2014/11/12/scienza/tuttoscienze/il-seme-magnetico-che-scaten-tutte-le-piante-7d4fLZnt8ng8Bw3z1mkrBM/pagina.html
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la stampa.it - tuttoscienze, 11/11/2014
...Questo studio, condotto in Australia, risolve un mistero che durava decenni e spiega come questi tumori assicurano la propria sopravvivenza. Ma la scoperta, descritta su Cancer Cell, ha anche identificato un potenziale obiettivo di un farmaco per il trattamento dei tumori che sono noti per ospitare queste molecole, soprannominate neocromosomi. [...]
La ricerca, firmata da studiosi del Peter MacCallum Cancer Centre, del Walter ed Eliza Sala Institute of Medical Research e del Garvan Institute of Medical Research, ha mostrato la formazione di “bombe” cromosomiche spontanee e le catastrofiche “esplosioni” che portano ai neocromosomi. [...]
I ricercatori, guidati da David Thomas e Tony Papenfuss, hanno mappato i neocromosomi dei liposarcomi, usando poi modelli matematici per ricostruire la sequenza di eventi che hanno causato la loro formazione.
«Abbiamo dimostrato che il cromosoma 12 si frantuma e dai suoi resti si forma un anello di Dna in maniera casuale», spiega Papenfuss. Un anello che cresce fino a diventare il gigantesco “Dna Frankenstein”. ...
http://www.lastampa.it/2014/11/11/scienza/risolto-il-mistero-del-dna-frankenstein-alleato-dei-tumori-APeHtRrR0yIhnYktTakwoJ/pagina.html
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1535610814004176

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la stampa 10/11/2014 - tuttoscienze
Il cervello ha neuroni dedicati a ciascuna delle cinque categorie del gusto: salato, amaro, acido, dolce e “umami”, che indica il sapore di glutammato, particolarmente presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine.
È quanto emerge da una ricerca della Columbia University, negli Usa, pubblicata sulla rivista Nature, che secondo gli studiosi potrebbe risultare particolarmente utile per contribuire a limitare la perdita del gusto negli anziani. http://www.lastampa.it/2014/11/10/scienza/nel-cervello-neuroni-specializzati-per-ogni-gusto-rrfXi2J6GUCZgCo0rrz41K/pagina.html
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13873.html
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le scienze, 7 nov. 2014
La percentuale di massa grassa che caratterizza la nostra costituzione corporea è determinata in buona parte dal patrimonio genetico attraverso la creazione di un ambiente intestinale che favorisce la proliferazione di alcuni ceppi batterici piuttosto che altri. E dato che la flora batterica intestinale controlla l'assorbimento e la metabolizzazione degli alimenti, i nostri geni determinano quindi - in modo indiretto - se saremo tendenzialmente più grassi o più magri. La correlazione è stata dimostrata da uno studio condotto da biologi genetisti della Cornell University a Ithaca, negli Stati Uniti, che firmano un articolo su “Cell”. http://www.lescienze.it/news/2014/11/07/news/batteri_intestinali_ereditabili_patrimonio_genetico_grasso-2365783/
http://www.cell.com/cell/abstract/S0092-8674(14)01241-0

Università di Tor Vergata