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le scienze.it - 26/9/2014 ...una ricerca che ha analizzato due milioni di anni di variazioni nella copertura vegetale di un hotspot di biodiversità australiano Nel mondo vegetale il principale fattore evolutivo verso la diversificazione delle specie non sarebbe la competizione per le risorse, ma un processo chiamato "filtraggio ambientale", per il quale le specie sono “filtrate” a seconda della loro capacità di adattamento alle condizioni ambientali locali. E' questa l'ipotesi corroborata da uno studio condotto da tre ricercatori dell'University of Western Australia a Crawley e dello Smithsonian Tropical Research Institute ad Ancon, nella repubblica di Panama, che firmano un articolo pubblicato su “Science”. http://www.sciencemag.org/content/345/6204/1602 http://www.lescienze.it/news/2014/09/26/news/biodiversit_vegetale_risorse_tipo_suolo_adattamento_filtraggio_ambientale-2307635/
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la stampa.it, 22/9/2014 - g. marino la mostra “Vegetation as a Political Agent”, al PAV [Parco Arte Vivente di Torino DSC_4678_webhttp://www.parcoartevivente.it/pav/index.php?lingua_sito=1 ]  fino al 2 novembre. «Si tratta di restituire una prospettiva storica al mondo vegetale, al di là del mero paradigma scientifico-naturalistico con cui siamo abituati a guardarlo», spiega il curatore Marco Scotini. Lungi dall’essere semplici elementi decorativi o inerti oggetti di studio, le piante hanno dunque una storia, anzi, fanno la storia, interagendo con gli uomini, rivelando inaspettate implicazioni economiche, politiche e sociali. [...] Si parte idealmente dal colonialismo, nodo originario e problematico del rapporto uomo-vegetazione. All’epoca coloniale, fra il XVII e il XVIII secolo, risalgono infatti le prime estese colture seriali, anticipazione del mondo della produzione industriale e della globalizzazione. L’età dell’innocenza vegetale a quanto pare finisce lì: le piante, da neutri e silenziosi osservatori delle beghe umane, diventano strumento di potere, vero “agente politico” [...] http://www.parcoartevivente.it/pav/index.php?id=55 ,  http://www.lastampa.it/2014/09/22/scienza/ambiente/green-news/dalle-piantagioni-coloniali-agli-orti-sociali-la-vegetazione-politica-in-mostra-al-pav-Rc4YlnMDysxg2PJn4ebcKJ/pagina.html
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orzo-kld-U103032586441106zC-640x320@LaStampa.it la stampa, 29/9/2014 Il beta-glucano idrosolubile serve a “riparare” il cuore L’orzo, uno dei cereali più usati nella dieta mediterranea, è una ricca sorgente naturale di una sostanza, il beta-glucano idrosolubile, che stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni, in presenza di uno stress ossidativo, e può dunque aiutare le persone infartuate a “riparare” il cuore. È questo, in sintesi, il risultato di uno studio appena pubblicato sul Journal of cellular and molecular medicine e presentato al più recente congresso della Società europea di cardiologia, che si è tenuto in Spagna nei giorni scorsi. A queste evidenze, confermate a livello sperimentale, è arrivato lo studio condotto al Laboratorio di Scienze mediche dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinato da Vincenzo Lionetti e sviluppato in collaborazione con il pastificio Attilio Mastromauro “Granoro” di Corato (Bari). L’azienda ha contribuito allo studio anche attraverso la produzione di una speciale pasta arricchita da beta glucano d’orzo, che si sta confermando un alimento dalle promettenti caratteristiche nutraceutiche. La ricerca ha dimostrato che il trattamento delle cellule endoteliali cardiache con beta-glucano d’orzo aumenta i livelli di un enzima essenziale, la “Manganese superossido dismutasi” (MnSod), già noto per aumentare le difese antiossidanti e l’abilità rivascolarizzante (riparatrice) delle cellule progenitrici endoteliali. L’incremento dell’enzima aumenta la produzione endoteliale di ossido nitrico, noto vasodilatatore e potenzia la capacità di rigenerare i vasi sanguiferi. http://www.lastampa.it/2014/09/29/scienza/dallorzo-una-sostanza-che-aiuta-i-vasi-sanguigni-a-rigenerarsi-txUqtr9UeWvA7QvbMOtq2M/pagina.html
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L'Orto Botanico in collaborazione con la SSD Amoroma e Scienze motorie  hanno pensato e realizzato un progetto unico ed innovativo nella capitale: Garden Golf University L'inaugurazione è prevista per Lunedì 29 Settembre alle ore 18:30 Presso l'Orto Botanico, Nuovo Ingresso Viale Guido Carli 3 Finalità e filosofia del progetto Il progetto dell'Orto Botanico insieme alla ssd Amoroma e Scienze Motorie rappresenta un particolare e positivo esempio di interazione culturale e scientifica all’interno di due diversi settori disciplinari dell’Università “Tor Vergata” di Roma. L’intento è quello di realizzare un’area di frequentazione per persone di tutte le età, dove coniugare le attività sportive all’aperto con la realtà dell’Orto botanico e della sua offerta didattico-culturale. Questo nuovo concetto di Orto Botanico intende combinare differenti aspetti come la didattica, la ricerca in diversi campi di applicazione, l’innovazione e lo sviluppo industriale. Il progetto in altre parole ben si integra con la politica dell’Orto Botanico utilizzando l’ambiente come strumento aggregativo, sfruttando le incredibili potenzialità del vivere in habitat naturale, cercando di rendere consapevole la gente e soprattutto i giovani dei benefici di un sano stile di vita. Dal punto di vista delle attività fisiche l’offerta prevede due aspetti: • Un campo pratica di golf che è per eccellenza uno sport all’aria aperta, Le particolarità del terreno di gioco, rappresenta un aspetto fondamentale per la prestazione tecnica. Pertanto gli studi applicati alle scienze naturali, alla botanica applicata, alle caratteristiche delle diverse tipologie di specie utilizzabili per la formazione di un manto erboso a basso impatto, ai processi di crescita delle erbe, alla modalità e al tipo di irrigazione etc., possono di conseguenza contribuire ad una migliore selezione dell’ambiente da destinare alla pratica del golf in particolare, e per tutti gli altri sport che si svolgono su superfici naturali e non su pavimenti sintetici. • Palestra all’aperto per il wellness e per il fitness in ambiente naturale. Saranno utilizzati percorsi di “lavoro fisico” definiti e studiati mediante valutazione della spesa energetica (calorie, liquidi, grasso etc.) a seconda delle caratteristiche dei soggetti (età, esperienza, limitazioni funzionali etc.), della tipologia di esercizio (cammino, corsa..) e dei parametri di carico (intensità, durata etc.). planimetria orto small Il campo di pratica Golf è strutturato con dieci postazioni di tiro e da due ambienti, posti in contiguità ad esse con funzioni di : 1. Laboratorio scientifico dedicato allo studio della performance dell’atleta 2. Segreteria e punto di accoglienza dell’Orto Botanico, etc. Il progetto relativo a programmi per l’avviamento, il perfezionamento ed la diffusione della pratica del golf prevede una collaborazione con le Scienze Motorie che interagirà per la strutturazione del laboratorio mediante apposito know how scientifico e le proprie risorse tecnologiche nel campo della valutazione funzionale e della ricerca applicata. L’accesso alla pratica di golf sarà ovviamente aperto alla comunità universitaria, docenti, studenti, personale tecnico ed amministrativo, ed a tutti i soggetti residenti nel territorio e non, che vorranno utilizzare le strutture dell’Università. Si intende perciò creare uno spazio rivitalizzante presente in molti campus universitari europei e di altre nazioni. Il progetto prevede di diventare nel breve-medio periodo un polo scientifico di livello internazionale dedicato allo studio della pratica del golf, sia in ambito sportivo che paesaggistico-botanico. Per questo gli ambiti disciplinari che si riverseranno nel mondo del golf comprenderanno le scienze fisiche come la biomeccanica, la cinematica, le scienze biomediche come la fisiologia, l’endocrinologia, la traumatologia, la fisiatria, la nutrizione, le scienze motorie come la valutazione funzionale, la metodologia dell’allenamento, l’analisi posturale statico-dinamica, l’analisi tecnica, le scienze biologiche come la botanica e l’ecologia etc., golf_soluzione 1 (1) Progetti integrati Si articoleranno corsi curriculari ed opzionali ai vari livelli accademici per i nostri studenti, ma anche per i docenti delle varie Facoltà. Le materie, faranno prevalentemente riferimento alle metodologie di allenamento caratteristiche degli sport dove l’attenzione, la coordinazione segmentaria, la precisione, le forze di accelerazione, il timing e le strategie di gara rappresentano fattori basilari per la prestazione Sono previsti altresì incontri e seminari su argomenti riguardanti specificamente l’Orto Botanico, le colture in esso presenti, e soprattutto nel mettere a disposizione una organizzazione scientifica esperta basata su modelli divulgativi che tengano conto della teoria e della pratica dello sport.