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L'Orto Botanico in collaborazione con la SSD Amoroma e Scienze motorie  hanno pensato e realizzato un progetto unico ed innovativo nella capitale: Garden Golf University L'inaugurazione è prevista per Lunedì 29 Settembre alle ore 18:30 Presso l'Orto Botanico, Nuovo Ingresso Viale Guido Carli 3 Finalità e filosofia del progetto Il progetto dell'Orto Botanico insieme alla ssd Amoroma e Scienze Motorie rappresenta un particolare e positivo esempio di interazione culturale e scientifica all’interno di due diversi settori disciplinari dell’Università “Tor Vergata” di Roma. L’intento è quello di realizzare un’area di frequentazione per persone di tutte le età, dove coniugare le attività sportive all’aperto con la realtà dell’Orto botanico e della sua offerta didattico-culturale. Questo nuovo concetto di Orto Botanico intende combinare differenti aspetti come la didattica, la ricerca in diversi campi di applicazione, l’innovazione e lo sviluppo industriale. Il progetto in altre parole ben si integra con la politica dell’Orto Botanico utilizzando l’ambiente come strumento aggregativo, sfruttando le incredibili potenzialità del vivere in habitat naturale, cercando di rendere consapevole la gente e soprattutto i giovani dei benefici di un sano stile di vita. Dal punto di vista delle attività fisiche l’offerta prevede due aspetti: • Un campo pratica di golf che è per eccellenza uno sport all’aria aperta, Le particolarità del terreno di gioco, rappresenta un aspetto fondamentale per la prestazione tecnica. Pertanto gli studi applicati alle scienze naturali, alla botanica applicata, alle caratteristiche delle diverse tipologie di specie utilizzabili per la formazione di un manto erboso a basso impatto, ai processi di crescita delle erbe, alla modalità e al tipo di irrigazione etc., possono di conseguenza contribuire ad una migliore selezione dell’ambiente da destinare alla pratica del golf in particolare, e per tutti gli altri sport che si svolgono su superfici naturali e non su pavimenti sintetici. • Palestra all’aperto per il wellness e per il fitness in ambiente naturale. Saranno utilizzati percorsi di “lavoro fisico” definiti e studiati mediante valutazione della spesa energetica (calorie, liquidi, grasso etc.) a seconda delle caratteristiche dei soggetti (età, esperienza, limitazioni funzionali etc.), della tipologia di esercizio (cammino, corsa..) e dei parametri di carico (intensità, durata etc.). planimetria orto small Il campo di pratica Golf è strutturato con dieci postazioni di tiro e da due ambienti, posti in contiguità ad esse con funzioni di : 1. Laboratorio scientifico dedicato allo studio della performance dell’atleta 2. Segreteria e punto di accoglienza dell’Orto Botanico, etc. Il progetto relativo a programmi per l’avviamento, il perfezionamento ed la diffusione della pratica del golf prevede una collaborazione con le Scienze Motorie che interagirà per la strutturazione del laboratorio mediante apposito know how scientifico e le proprie risorse tecnologiche nel campo della valutazione funzionale e della ricerca applicata. L’accesso alla pratica di golf sarà ovviamente aperto alla comunità universitaria, docenti, studenti, personale tecnico ed amministrativo, ed a tutti i soggetti residenti nel territorio e non, che vorranno utilizzare le strutture dell’Università. Si intende perciò creare uno spazio rivitalizzante presente in molti campus universitari europei e di altre nazioni. Il progetto prevede di diventare nel breve-medio periodo un polo scientifico di livello internazionale dedicato allo studio della pratica del golf, sia in ambito sportivo che paesaggistico-botanico. Per questo gli ambiti disciplinari che si riverseranno nel mondo del golf comprenderanno le scienze fisiche come la biomeccanica, la cinematica, le scienze biomediche come la fisiologia, l’endocrinologia, la traumatologia, la fisiatria, la nutrizione, le scienze motorie come la valutazione funzionale, la metodologia dell’allenamento, l’analisi posturale statico-dinamica, l’analisi tecnica, le scienze biologiche come la botanica e l’ecologia etc., golf_soluzione 1 (1) Progetti integrati Si articoleranno corsi curriculari ed opzionali ai vari livelli accademici per i nostri studenti, ma anche per i docenti delle varie Facoltà. Le materie, faranno prevalentemente riferimento alle metodologie di allenamento caratteristiche degli sport dove l’attenzione, la coordinazione segmentaria, la precisione, le forze di accelerazione, il timing e le strategie di gara rappresentano fattori basilari per la prestazione Sono previsti altresì incontri e seminari su argomenti riguardanti specificamente l’Orto Botanico, le colture in esso presenti, e soprattutto nel mettere a disposizione una organizzazione scientifica esperta basata su modelli divulgativi che tengano conto della teoria e della pratica dello sport.    
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le scienze.it, 23/9/2014 L'impronta digitale del modo unico in cui ciascuno di noi percepisce il mondo e se ne costruisce una rappresentazione mentale è rilevabile attraverso l'elaborazione dei dati ottenuti con la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Questa impronta si manifesta negli schemi di attivazione della corteccia temporale inferiore, che ha un ruolo cruciale nell'identificazione degli oggetti osservati. La scoperta, opera di un gruppo di ricercatori della Medical Research Council Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge, è descritta sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”.  [...] http://www.pnas.org/content/early/2014/09/19/1402594111 http://www.lescienze.it/news/2014/09/23/news/rappresentazione_unica_del_mondo_rilevata_fmri_corteccia_temporale_inferiore-2301294/
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085212834-0e29b2ed-6773-49bc-8604-46589a98d86c le scienze.it, 23/9/2014 È un enzima il responsabile dello stato di irritabilità, difficoltà di apprendimento e labilità della memoria che colpisce chi è sottoposto a uno stress cronico. A identificarlo è stato un gruppo di ricercatori dell'Istituto di neuroscienze dell'École Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL), in Svizzera, che ne hanno studiato l'intensa attività nell'ippocampo, la struttura cerebrale coinvolta nella formazione delle tracce di memoria. Lo stress cronico provoca un massiccio rilascio a livello cerebrale di glutammato, un amminoacido precursore dell'acido gamma-amminobutirrico (GABA) che agisce come neuromediatore eccitatorio, ossia di stimolo all'attività dei neuroni. Ian Charest e colleghi - che firmano un articolo su “Nature Communications” - hanno scoperto che i recettori NMDA del glutammato, una volta raggiunti dalla sostanza, attivano un enzima chiamato MMP-9. Questo enzima agisce come una forbice che taglia una particolare tipo di proteine, in particolare la nectina-3. [...] http://www.nature.com/ncomms/2014/140918/ncomms5995/full/ncomms5995.html http://www.lescienze.it/news/2014/09/23/news/enzima_stress_cronico_poca_memoria_irrtabilit-2300300/
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the new york times, JUSTIN GILLIS - SEPT. 22, 2014 Researchers are trying to mimic the growing conditions expected to arise decades in the future as the air fills with heat-trapping gases and other pollutants from human activity, with some worrisome results. 23food-1-master675 [...] The work has been going on in some form for nearly a decade, and the answers so far have been worrisome. Earlier this year, for instance, researchers at Harvard and elsewhere pooled data from the Illinois project with findings from scientists in three other countries. In a high-profile paper (http://www.nature.com/nature/journal/v510/n7503/abs/nature13179.html ), the experts reported that crops grown in environments designed to mimic future conditions have serious deficiencies of certain nutrients, compared with crops of today. The Illinois researchers are trying to move past just documenting the potential trouble, though. The bigger question is: What can be done to make crops more resilient? [...] “We know it’s not a perfect simulation of the future, but we believe it’s letting us get a jump start on creating solutions,” said Andrew D.B. Leakey, one of the University of Illinois scientists leading the work. [...] Led by Dr. Leakey and Elizabeth A. Ainsworth, a scientist with the United States Agriculture Department, the researchers have created an unusual blend of climate science, agriculture and modern genetics to study possible routes to a more resilient food supply. [...] http://www.nytimes.com/2014/09/23/science/testing-future-conditions-for-the-food-chain.html?ref=science