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le scienze.it - 15/9/2014
Per quale motivo alcuni anziani con placche amiloidi, uno dei principali segni organici della malattia di Alzheimer, mantengono una funzionalità cognitiva normale, mentre altri sviluppano una forma di demenza?
Lo hanno scoperto Jeremy A Elman del Lawerence Berkeley National Laboratory a Berkeley, in California e colleghi di altri istituti statunitensi: le scansioni di risonanza magnetica funzionale, la tecnica di imaging che permette di evidenziare le aree cerebrali che si attivano mentre un soggetto effettua determinati compiti, mostrano che il cervello è in grado di aggirare l'ostacolo delle placche, purché possa contare su un sufficiente livello di plasticità.
Lo studio, pubblicato su “Nature Neuroscience” [...] http://www.nature.com/neuro/journal/vaop/ncurrent/full/nn.3806.html
http://www.lescienze.it/news/2014/09/15/news/cervello_aggira_placche_amiloidi-2286976/

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la stampa.it - tuttoscienze, 15/9/2014
È pronta la prima milza artificiale: un dispositivo extra-corporeo, ispirato alle macchine per la dialisi, che usa microscopici magneti per ripulire il sangue da batteri, funghi e tossine responsabili di pericolose infezioni che possono portare alla morte per setticemia. La ”biomilza” è stata sviluppata dai ricercatori dell’università di Harvard, che pubblicano su Nature Medicine i primi successi ottenuti con la sperimentazione sui ratti. [...]
[...] spiega il coordinatore dello studio Donald Ingber. «Siamo entusiasti di questa biomilza perché permetterà di trattare i pazienti velocemente senza dover aspettare giorni per identificare la causa dell’infezione. Inoltre è capace di rimuovere efficacemente anche i microrganismi resistenti agli antibiotici.[...]
Il segreto per intrappolarli sta nell’uso di microscopiche perline magnetiche (500 volte più piccole di un capello) rivestite con una speciale “esca”, ovvero una versione geneticamente modificata della proteina umana Mbl (lectina legante il mannosio) che aggancia gli zuccheri presenti sulla superficie di tossine e microrganismi (vivi e morti).
I primi test di laboratorio condotti usando sangue umano infetto hanno dimostrato che la biomilza è in grado di filtrare fino ad un litro di sangue all’ora rimuovendo più del 90% dei patogeni. [...]
http://www.lastampa.it/2014/09/15/scienza/creata-la-prima-milza-artificiale-WqGzsmNpmymBykOhKnbrBK/pagina.html
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.3640.html
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Panorama - Roma, 11 set. (AdnKronos Salute) - Batteri trovati nel sistema digerente delle api potrebbero essere utilizzati come alternativa agli antibiotici nella lotta contro i ceppi di Mrsa (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) resistenti ai farmaci. Lo assicurano gli scienziati dell'Università di Lund, in Svezia.
Per millenni il miele grezzo è stato utilizzato per trattare le infezioni, ricorda il 'Telegraph' online. Il team ritiene che la sua efficacia potrebbe essere la combinazione unica di 13 tipi di batteri presenti nell'acido lattico dello stomaco di questi insetti. Questi microrganismi, che non sono più attivi nei prodotti alimentari che acquistiamo nei negozi, producono una miriade di composti disinfettanti che potrebbero essere sfruttati soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove il miele fresco è facilmente disponibile, così come nei Paesi occidentali in cui la resistenza agli antibiotici è un problema sempre più consistente. Il team di studiosi ha testato il tutto sui patogeni presenti su ferite umane, inclusi 'super batteri' Mrsa, rilevando l'efficacia del composto.
http://scienza.panorama.it/salute/Medicina-batteri-in-stomaco-api-promettente-alternativa-ad-antibiotici

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la stampa.it - 11/9/2014, r. pizzolante
Coltivare in mezzo al mare per far fronte alla scarsità di terre disponibili. Potrebbe essere questa la nuova frontiera per nutrire il Pianeta. Al via un progetto italiano
Entro il 2050 la popolazione urbana mondiale toccherà quota sei miliardi, dicono le ultime previsioni dell’Onu. Con questi numeri i governi sono chiamati a una grossa sfida: produrre più cibo per garantire la sicurezza alimentare di tutti. [...]
E’ questa l’idea alla base di FLOAT - Floating Agricultural System, un sistema di coltivazione che si basa su unità modulari in grado di galleggiare in mare e produrre vegetali senza consumo di terra agricola, presentato il 21 luglio all’Università di Milano-Bicocca. Le serre, ancora un prototipo, utilizzano tecniche di coltivazione fuori suolo, come l’idroponia e l’acquaponia, e poggiano su strutture con tanto di passerelle che permettono la raccolta degli ortaggi.
“Stiamo lavorando sui materiali per rendere FLOAT adattabile a diverse condizioni meteorologiche”, spiega Idrees Rasouli, designer inventore di FLOAT e fondatore della X-CROP - Urban Agricultural Technologies Corporation. “Le unità saranno dotate di sistemi per la raccolta dell’acqua piovana e dell’energia solare per creare un habitat ideale per la crescita delle piante sul mare”.
La tecnologia sarà testata presso il MaRHE Center (Marine Research and Higher Education Center), il centro di ricerca e formazione sulla sostenibilità ambientale e sulla protezione della scogliera corallina dell’Università di Milano-Bicocca, attivo sull’isola di Maghodoo, alle Maldive. [...]
I test partiranno ad ottobre, speriamo di avere per Expo 2015 una piattaforma di produzione di vegetali alla Maldive”.
I vantaggi dei campi galleggianti sarebbero tanti. “La preservazione della poca terra disponibile e della sua biodiversità, la produzione di cibo fresco e a km zero, la riduzione delle importazioni e quindi dei trasporti e dei rifiuti”, continua Galli. ... http://www.lastampa.it/2014/09/11/scienza/ambiente/il-caso/gli-ortaggi-del-futuro-cresceranno-negli-oceani-TAYwdoP0L0GjltIN15vVpJ/pagina.html

Università di Tor Vergata