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le scienze.it - 8/9/2014
È in grado di muoversi e cambiare forma in modo autonomo il modello di cellula artificiale descritto in un articolo sulla rivista “Science” e realizzato da una collaborazione internazionale guidata da Andreas Bausch della Technische Universität di Monaco (TUM), a cui partecipa la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (SISSA).
La cellula artificiale è uno degli obiettivi più ambiziosi della biologia sintetica. Riuscire a sintetizzarne una con le conoscenze e le tecniche attuali è assolutamente fuori dalla portata dei ricercatori, ed è per questo che si cerca di di produrre sistemi biologici che imitano le prime cellule comparse sulla Terra primordiale, costituite solo da qualche molecola inglobata in una membrana.
http://www.lescienze.it/news/2014/09/08/news/modello_cellula_artificiale_primordiale-2275965/
http://www.sciencemag.org/content/345/6201/1135
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new york times - 8/9/2014, JAMES GORMAN
A study found that though an elite 20 percent of foragers did half of a hive’s foraging, once they were removed, other bees increased their activity.
The honeybee hive would not seem to be the place to look for individuality, flexibility in job duties and social mobility. But by using new techniques for analyzing bee behavior, researchers at the University of Illinois at Urbana-Champaign, recently found that the life of a bee is less rigidly determined than had been thought.[...] Gene E. Robinson, the director of the Institute for Genomic Biology at the university, said he and other researchers set out to look at the behavior of bees in a new way partly because of “an increasing appreciation of the role of the individual in social insects.” [...] The results, which the team of scientists reported in the September issue of Animal Behaviour, showed first that there was an elite group among the foraging bees.[...]
http://www.nytimes.com/2014/09/09/science/no-glass-ceiling-for-worker-bees.html?ref=science

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la repubblica.it- 5/9/2014
SCLEROSI multipla e lupus eritematoso sistemico, sono due malattie autoimmuni provocate cioè da un'alterazione del sistema immunitario. Ora gli scienziati hanno trovato l'interruttore molecolare per "spegnere" questo tipo di malattie e trasformare le cellule "anarchiche" in angeli custodi. A farlo sono stati ricercatori britannici dell'Università di Bristol il cui studio, pubblicato su Nature Communication, apre la strada a un nuovo tipo di immunoterapia contro queste patologie. Ispirandosi ai successi ottenuti nella lotta contro alcune forme di allergie, una tecnica nota come desensibilizzazione allergica, i ricercatori hanno scoperto un metodo per "educare" le cellule "anarchiche" del sistema immunitario utilizzando frammenti di proteine. [...]
http://www.repubblica.it/scienze/2014/09/05/news/malattie_autoimmuni_scoperto_interruttore_per_spegnerle-95065437/
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le scienze.it - 5/9/2014
Il sequenziamento del genoma di Coffea canephora, da cui si ottiene la varietà robusta di caffè, apre la strada a un miglioramento delle qualità organolettiche e della resistenza ai cambiamenti climatici e alle malattie di questa pianta. Inoltre, il sequenziamento ha permesso di scoprire che nel caffè la sintesi di caffeina è evoluta in modo indipendente rispetto alle piante di cacao e tè. [...]
La ricerca – pubblicata su “Science” e condotta da un gruppo internazionale di ricercatori afferenti a diversi istituti, fra cui il centro dell'Enea della Casaccia e l'Università di Trieste
http://www.lescienze.it/news/2014/09/05/news/genoma_caff_evoluzione_caffeina_robusta_arabica-2272248/
Science, 5 sept 2014
Coffee is a valuable beverage crop due to its characteristic flavor, aroma, and the stimulating effects of caffeine. We generated a high-quality draft genome of the species Coffea canephora, which displays a conserved chromosomal gene order among asterid angiosperms. Although it shows no sign of the whole-genome triplication identified in Solanaceae species such as tomato, the genome includes several species-specific gene family expansions, among them N-methyltransferases (NMTs) involved in caffeine production, defense-related genes, and alkaloid and flavonoid enzymes involved in secondary compound synthesis. Comparative analyses of caffeine NMTs demonstrate that these genes expanded through sequential tandem duplications independently of genes from cacao and tea, suggesting that caffeine in eudicots is of polyphyletic origin.
http://www.sciencemag.org/content/345/6201/1181

Università di Tor Vergata