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le scienze - 6/7/2014 Nel corso della storia umana la comparsa di focolai epidemici di malattie di origine batterica è stata legata molto più a casuali cambiamenti ambientali che a mutazioni genetiche dei microrganismi patogeni. È questa la conclusione di un gruppo di ricercatori dell'Università di Warwick, nel Regno Unito, che ha analizzato 149 genomi di Salmonella enterica del ceppo Paratyphi A per ricostruire la storia evolutiva di una delle più importanti cause delle febbri enteriche, che ancora oggi provocano 27 milioni di casi all'anno, con circa 200.000 morti. [...] articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences” : http://www.pnas.org/content/early/2014/07/31/1411012111 http://www.lescienze.it/news/2014/08/06/news/storia_epidemie_batteriche_salmonella_ambiente_mutazioni-2236195/
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1406286350214senegal_fiera radiotrescienza - 28/7/2014 I semi sono la moneta alla base della sicurezza alimentare. Da diecimila anni i contadini producono, conservano, scambiano semi, sperimentano e fanno innovazione. E ancora oggi, in molte parti del mondo, preservano e custodiscono i semi antichi e le varietà locali in banche e nei campi per vincere la sfida dei cambiamenti climatici, dell'impoverimento del suolo, della necessità di produrre più cibo. Elisabetta Tola ha viaggiato, tra Europa, Africa e Medio Oriente, per portarvi le voci e le esperienze di chi, in laboratorio e soprattutto nei campi, scommette sull'agrobiodiversità e non su poche varietà standard in tutto il mondo. Gli audio reportage sono stati realizzati con la collaborazione di Marco Boscolo, grazie a The Innovation in Development Reporting Grant Programme dello European Journalism Center (EJC), col supporto della Bill e Melinda Gates Foundationhttp://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-682639d6-5dec-4c9a-a9f4-bc37c4011dfc.html Le tappe: Senegal - Alla fiera dei semi di Djimini.(in programma per lunedì 28 luglio) Etiopia - Nella banca dei semi (in programma per martedì 29 luglio) Francia - Contadini in rete (in programma per mercoledì 30 luglio) Italia - Grani e i legumi antichi (in programma per giovedì 31 luglio) Iran - Alle origini del grano (in programma per venerdì 1° agosto)
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(AGI) - Roma, 24 lug. - E' partito la notte del 23 luglio dal cosmodromo di Baikonur il cargo Progress 56 con a bordo due esperimenti italiani selezionati dall Agenzia Spaziale Europea per testare la tenacia di estremofili microrganismi che sopravvivono e proliferano in condizioni ambientali proibitive per gli esseri umani - al fine di provare la resistenza della vita come noi la conosciamo e la stabilita' di bioimpronte per la ricerca di vita passata o presente su Marte. I due progetti internazionali BOSS (Biofilm Organisms Surfing Space) e BIOMEX (BIOlogy and Mars Experiment) - coordinati da Petra Rettberg del DLR di Colonia e da Jean-Pierre de Vera del DLR di Berlino -, vedono per l Italia la partecipazione dell Universita' degli Studi di Roma Tor Vergata. Il responsabile scientifico e' Daniela Billi, leader del Laboratorio di Astrobiologia e Biologia Molecolare di Cianobatteri del Dipartimento di Biologia dell Universita' Tor Vergata . I cianobatteri di ambiente desertico, sui quali il team dell Universita' romana lavora da anni, sono stati posizionati in un contenitore dell ESA detto EXPOSE-R2 e dopo il lancio hanno raggiunto, in meno di 6 ore, la Stazione Spaziale Internazionale. Il prossimo 18 agosto EXPOSE-R2 verra' collocato all' esterno della Stazione Spaziale durante un'attivita' extraveicolare degli astronauti. "Grazie al finanziamento ottenuto dall Agenzia Spaziale Italiana - spiega Daniela Billi sara' possibile  investigare la tenacia di diversi estremofili selezionatiti per gli esperimenti, nell ambiente spaziale e marziano (simulato in bassa orbita terrestre)" [...] http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/spazio_cargo_progress_in_orbita_esperimenti_italiani_sulla_vita-201407241626-eco-rt10156
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la stampa.it, 23/7/2014, tuttoscienze In futuro sarà possibile colpire precocemente le strutture patologiche, nel luogo dove si formano L’origine delle formazioni tossiche nel cervello che causano la malattia di Alzheimer è stata individuata per la prima volta da un gruppo di ricerca italiano, in uno studio coordinato da Antonino Cattaneo (Scuola Normale Superiore di Pisa) e svolto in collaborazione con Giovanni Meli (EBRI, Roma) e Roberta Ghidoni (IRCCS Fatebenefratelli, Brescia). Lo studio, svolto presso l’Ebri, l’Istituto di ricerca sul cervello fondato dalla Accademica dei Lincei Rita Levi Montalcini, ha consentito di individuare, su cellule di criceto, il sito intracellulare dove cominciano a formarsi gli oligomeri del peptide Abeta che danno inizio alla patologia. La ricerca è pubblicata su Nature Communications. http://www.nature.com/ncomms/2014/140527/ncomms4867/full/ncomms4867.html http://www.lastampa.it/2014/07/23/scienza/alzheimer-studio-italiano-individua-lorigine-J1D1kcEl7Ha6bxkzDB8Z8O/pagina.html