:
le scienze - 10/4/2014
un nuovo studio pubblicato ora su “Physical Review Letters”, ma già presentato su ArXiV http://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.112.148101
Con l'incremento del tasso dei flussi migratori tra sottogruppi di una popolazione di organismi, la biodiversità prima diminuisce, poi raggiunge un minimo e infine torna ad aumentare. Lo ha scoperto uno studio tutto italiano frutto della collaborazione della SISSA di Trieste e il Politecnico di Torino grazie a una simulazione al computer e ad alcune semplici leggi di genetica delle popolazioni. http://www.lescienze.it/news/2014/04/10/news/flussi_migratori_sottopopolazioni-2094274/

:
radiotrescienza - 11/4/2014 - in onda ore 11.30
L’analisi del DNA torna a popolare gli articoli di cronaca: arrivano le conferme dei test genetici condotti per far luce sull’assassinio di Yara Gambirasio. È sempre il DNA, proprio in questi giorni, a suggerire che Eva Braun fosse ebrea. Ma quanta informazione possiamo ricavare da queste analisi? Con quale grado di affidabilità? Ne parliamo con Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell’Università di Roma Tor Vergata. http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-860bd4b9-0414-4ccf-803d-aa375f0dc87a.html
riascoltabile in podcast su: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html

:
la stampa.it - 9/4/2014 - tuttoscienze
VINCENZO BALZANI - UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
... Lo spreco alimentare non è legato solo al cibo che non viene utilizzato, ma anche, e forse di più, alla dieta. Un kg di grano ha un contenuto energetico di 3500 kcal, fornite per ¾ dall’energia del sole e per ¼, 800 kcal, dai combustibili fossili utilizzati nei lavori agricoli. Per ottenere 1 kg di carne bovina servono però non 800 kcal, ma 40 mila kcal di combustibili fossili. La differenza fra grano e carne, poi, non sta solo nella differente quantità di energia consumata per produrli, ma riguarda il terreno e l’acqua.[...]
Circa il 13% del suolo è terreno coltivabile; il resto sono pascoli, foreste, deserti. Il terreno coltivabile non si può ampliare più di tanto per vari motivi, fra i quali la necessità di conservare la biodiversità e gli ecosistemi che forniscono all’uomo servizi insostituibili per il mantenimento della vita sulla Terra.
Il terreno coltivabile è oggi oggetto di competizione fra produzione di cibo e di biocombustibili. Si tratta di un problema che, anzitutto, ha profondi risvolti etici: per riempire di biocombustibile il serbatoio di un Suv si utilizza una quantità di mais che sarebbe sufficiente a nutrire una persona per un anno. http://www.lastampa.it/2014/04/09/scienza/tuttoscienze/volete-la-terra-o-le-bistecche-arrivato-il-momento-di-scegliere-odUguV2bgL3wVoS9DVlkVM/pagina.html

Università di Tor Vergata