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la stampa.it- 26/2/2014 - tuttoscienze - GILBERTO CORBELLINI - Storia della medicina e di bioetica, UNIVERSITA’ LA SAPIENZA - ROMA
Il nuovo governo non può perdere l’occasione. Perché investire in istruzione, università e ricerca
... Chi ha governato l’Italia negli ultimi 30 anni e più sembra fosse all’oscuro che i livelli d’investimento in istruzione, ricerca e cultura sono i più predittivi (più delle risorse naturali) della capacità di un sistema economico e politico di migliorare il benessere sociale. [...] Renzi prende in mano il Paese che in Europa ha una delle più basse percentuali di laureati (la più bassa tra 30 e 35 anni): poco più del 20%, che è meno della metà di Gran Bretagna o Francia e lontana dalla media dell’Unione Europea (35%). E’ di pochi giorni fa il dato che registra un calo di 90 mila unità nel numero di immatricolati nel 2013-14 rispetto al 2003-4. Da questa crisi economica e da questo disinteresse per lo studio derivano la diffusione della corruzione, dell’evasione fiscale, delle truffe, del gioco d’azzardo, della criminalità organizzata, oltre che dei ciarlatani, giacché il livello d’istruzione (e la qualità del sistema educativo) di un Paese è anche predittivo dell’etica pubblica che caratterizza la convivenza sociale. Il nostro sistema educativo è intorno al 70° posto (su 148 posizioni), secondo il World Economic Forum. [...] Le prospettive di successo del nuovo governo nell’invertire il processo di declino dell’Italia non dipenderanno da generiche riforme del sistema politico, se non si sceglie anche di investire da subito e su tempi lunghi per migliorare la qualità del capitale umano o immateriale, che oggi si chiama «cognitivo» è...] Investire sul capitale cognitivo - che nelle società e nelle economie fondate sulle conoscenze è costituito principalmente da competenze scientifiche e tecnologiche, cioè da università e gruppi di ricerca internazionalmente competitivi oltre che da imprese innovative - significa destinare risorse, alleggerire la burocrazia e usare la leva fiscale per promuovere gli investimenti in formazione e ricerca, ma anche nello studio e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico e paesaggistico.
http://www.lastampa.it/2014/02/26/scienza/tuttoscienze/si-chiama-capitale-cognitivo-e-ci-far-ricchi-BQO3bIxgbWR3CDrIbFJ9KL/pagina.html
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la stampa.it - 26/2/2014 - d. banfi
Sostituire il gene difettoso con una copia perfettamente funzionante. Dalla teoria si è passati alla pratica. I risultati cominciano a dare ragione
Venerdì prossimo si celebrerà la settima giornata mondiale per le malattie rare. A dispetto dell’aggettivo queste patologie rappresentano però un fenomeno in continua crescita. Ad oggi si stima che ne esistano oltre 7 mila. [...] Per anni la ricerca è rimasta impotente. Oggi, grazie alle sempre più moderne tecniche di sequenziamento e manipolazione del Dna, qualcosa incomincia a muoversi. Un esempio? Il successo, opera del professor Luigi Naldini -direttore dell’Istituto San Raffaele-Telethon di Milano- nel trattamento della leucodistrofia metacromatica attraverso la terapia genica. http://www.lastampa.it/2014/02/26/scienza/malattie-rare-il-futuro-nella-terapia-genica-vnOoYePLQyAgWaTsK1g7tO/pagina.html

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Homo sapiens sapiens potrebbe non provenire dall'Africa orientale come suggeriscono i reperti fossili, ma dall'Africa centro-occidentale: è il risultato di uno studio filogenetico a cui ha partecipato Andrea Novelletto, ordinario di genetica al dipartimento di biologia dell'Università di Roma Tor Vergata. riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
Università di Tor Vergata