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"Prima il corpo poi la mente, la doppia genesi dell'uomo" è secondo queste due declinazioni che dobbiamo pensare alla nostra specie, se vogliamo credere alle ricerche più recenti, sparse tra l’analisi dei resti fossili e le decifrazioni del Dna [...] Tattersall ha scritto un saggio («I signori del pianeta», edito da Codice) per indagare il mistero. E a Torino, al Salone del Libro, ha tenuto una conferenza per raccontare questo viaggio a ritroso nel tempo e nei neuroni. Gli universi alternativi che rielaboriamo continuamente nella mente - ha spiegato - non sono «la glassa sulla torta» , ma «la perlina di zucchero che sta in cima alla ciliegia sopra la glassa». Una metafora di pasticceria che serve a rimettere in discussione le idee preconcette sulla nostra evoluzione. Che è stata tormentata: invece di un’esplosione lineare di metamorfosi, il sempre citato «albero della vita» equivale a una folla di ominidi diversi, che per milioni di anni si sono succeduti (e spesso hanno convissuto), sperimentando sulla propria pelle, e nel cranio, tanti esperimenti, alcuni imperfetti e altri meglio riusciti. E infatti ciò che oggi è il cervello è - probabilmente - il risultato di tante proprietà emergenti, frutto di modificazioni e aggiunte, piccole e accidentali, di una struttura che era già pronta (o quasi) a sviluppare il pensiero simbolico. Per molto tempo siamo stati sulla soglia del pensiero vero e proprio, come indecisi, prima di compiere l’ultimo e decisivo passo. Non è successo per «adaptation», cioè per adattamento, ma - sottolinea Tattersall - per un altro processo, tempestoso, che gli studiosi chiamano «exaptation», exattamento. La spettacolare riorganizzazione dei neuroni, infatti... http://www.lastampa.it/2013/05/22/scienza/tuttoscienze/prima-il-corpo-poi-la-mente-la-doppia-genesi-dell-uomo-ONMY3hfPnQh1Fy2Uea79kL/pagina.html
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Corriere della Sera - ambiente del 17 maggio Mideast EgyptLa pasta è tra i componenti fondamentali della dieta mediterranea, recentemente inserita tra il patrimonio culturale immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco, e di cui è stato proposto di istituire una giornata a lei dedicata da celebrarsi il 16 novembre. [...] Martedì 21 maggio parte da Foggia «Campi aperti», un ciclo di incontri organizzato da Barilla insieme a Horta (spin off dell’Università Cattolica di Piacenza), per presentare i risultati della sperimentazione sulla coltivazione sostenibile del grano duro. Sei gli appuntamenti in Italia [presso aziende agricole e il pastificio Barilla di Foggia] La ricerca ha dimostrato l’importanza di un approccio integrato, che tiene in considerazione la salvaguardia del suolo e dell’ambiente, aspetti di qualità e sicurezza alimentare e il valore economico per gli operatori. Ciò è stato possibile attraverso l’adozione delle linee guida del decalogo di coltivazione Barilla e di Granoduro.net, un sistema accessibile via web sviluppato da Horta.[...] Granoduro.net, infatti, fornisce informazioni tecnico-scientifiche ai contadini in ogni fase del ciclo di coltivazione del grano duro. Il risultato è che gli strumenti tecnologici, uniti al decalogo di coltivazione (come riporta il ministero dell'Ambiente - http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/rio_20/forum_rio20_ruini_barilla3.pdf  ), hanno consentito di ridurre del 30% le emissioni di CO2 equivalente, diminuire del 30% i costi e aumentare del 20% la resa di produzione. «Tutto ciò grazie a un uso più mirato dei fertilizzanti e a un’ottimizzazione dei trattamenti fitosanitari, rispetto alle tecniche intensive tradizionali», ha commentato Pierluigi Meriggi di Horta. http://www.corriere.it/ambiente/13_maggio_17/campi-aperti-grano-duro-sostenibile_e574590e-be28-11e2-9b45-0f0bf9d2f77b.shtml http://www.horta-srl.com/nqcontent.cfm?a_id=9798&tt=horta_www
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New York Times-Repubblica 20/5/2013 Jim Robbins FEW THINGS ARE more vital than healthy soil life. Our food supply begins there. Wild plants need healthy soil to grow well, so animals can eat the leaves, seeds and fruit, and predators can eat the plant eaters. Healthy soil can prevent human disease and also hold the cure for other illnesses. Most of [...] http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1XYY45&annart=2013&usekey=C1RWS54FGCSR2X
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La Repubblica - 20/05/2013 A. Baduel Il professor Giuseppe Novelli, genetista dell'università di Tor Vergata a Roma, crede ben poco alla possibilità di diventare tutti uguali, esseri omologati fin dentro la nostra struttura più intima.[...] «Credo che ci stiamo omologando nel fenotipo, cioè nell'interazione del genotipo individuale con fattori esterni. Ci somigliamo sempre di più per l'azione di effetti ambientali, ma con ciò intendo la gestualità, il modo di vestirsi... http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1XYHEF&annart=2013&usekey=C1RWS54FGCSR2X