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APC-AM20130108_081421_0E6E6E88--330x185--330x185 La Stampa del 12/05/2013 Roberto Giovanni la biodiversità di cui il prossimo 22 maggio si festeggia la Giornata mondiale proclamata dal l'Onu è una cosa semplice e preziosa [...] come ha scritto l'Ocse non certo un'organizzazione ambientalista ultras nel suo recente rapporto «Environmental Outlook to 2050», «il degradarsi del capitale naturale del nostro pianeta rischia di mettere in pericolo i progressi fatti nel miglioramento del tenore di vita dalla rivoluzione industriale a oggi». Per gli iperortodossi economisti dell'organizzazione dei paesi più industrializzati occorre «una drastica inversione di rotta dei modello tradizionale». http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1XH4P0&annart=2013&usekey=C1RWG24FGCSR2X
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Da Dossier Medicina del Corriere della Sera del 12/05/2013 Elena Meli [...] New Scientist, commenta[ndo] alcuni studi sull'evoluzione a poco più di 150 anni dalla pubblicazione de «L'origine della specie» di Charles Darwin. Non sappiamo se Darwin avesse una teoria sull'uomo del futuro, ma Maurizio Casiraghi, presidente della Società italiana di Biologia evoluzionistica, specifica: «Darwin parlava di discendenza con modificazioni e non di evoluzione, perché in questo termine è implicita l'idea che la specie tenda verso un miglioramento. Non è detto che sia così, perché chi è "premiato" dal processo di selezione naturale non è il migliore, ma quello che se la cava meglio: l'evoluzione non è innovazione, ma è, piuttosto, arte di arrangiarsi».[...] http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1XH4UG&annart=2013&usekey=C1RWG24FGCSR2X
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24_01.jpg(1) Andrea Di Salvo Alias - Inserto del Manifesto di domenica 12 maggio 2013 Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Verde brillante Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti, pp.140,e 14.00) [...]Fin oltre le soglie dell'illuminismo e dell'affermarsi del metodp scientifico, si faticava ancora a imporsi nella comunità scientifica l'idea di un'intelligenza delle piante prospettata nel lavoro del Darwin botanico sulle piante insettivore (che si nutrono quindi di altri organismi) e in quello che indagava li potere del movimento nelle piante. Ripercorrere per grandi balzi le tappe di questa vicenda di sottostima e disconoscimenti serve anche per meglio delineare le coordinate e le implicazioni più attuali di un radicale cambio di prospettiva cui inducono le più recenti acquisizioni della biologia vegetale. Come propone il volume a due mani di Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Verde brillante Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti, pp.140, ? 14.00). Qui si analizzano dal punto di vista della risposta vegetale all'evoluzione i complessi meccanismi e i sofisticati sistemi di comunicazione tra piante e tra piante e animali [...] vengono rintracciati i fattori culturali condizionanti di uno sguardo fin qui perlopiù incapace di concepire intelligenze diverse dalle nostre. Pur perdurando una grande ignoranza di questo universo (conosciamo appena il 5-10% delle specie vegetali presenti sulla terra e comunque da esse deriviamo il 95% di tutti i principi medicinali noti) e dei meccanismi che lo regolano, deve oramai farsi strada la consapevolezza che la terra è un ecosistema dove le piante rappresentano da sole oltre il 99,5 % di tutto quanto è vivo ... http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1XH2MU&annart=2013&usekey=C1RWG24FGCSR2X
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L'Espresso 16/05/2013 Enrico Alleva [...] una dottoranda guardia forestale che brillantemente studia faune ittiche all'Università di Tor Vergata di Roma. COME QUESTO CASO, nell'ultimo decennio sono parecchi gli esempi di dottorati elargiti a elementi vivaci e non necessariamente giovanissimi della Pubblica amministrazione: sono casi che andrebbero immediatamente studiati, analizzati e soprattutto propagandati come esempi di un utilizzo non autoreferenziale di risorse per la formazione. [...] Invito a rileggere in Rete i trascurati documenti della Commissione lincea per la ricerca, coordinata dal noto fisico Giorgio Parisi. Questi dottorati andrebbero promossi e coltivati per innalzare gratuitamente il livello tecnico-culturale dei pubblici impiegati, in urgente strategia di lifelong learning che illustri pedagogisti come Aldo Visalberghi (anche traduttore dell'Emilio" di Rousseau per Laterza nel 1953) hanno invocato per decenni, inascoltati. http://www.ecostampa.net/servizi/utility/imgrsnew.asp?numart=1XBIKG&annart=2013&usekey=C1RWG24FGCSR2X