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image004--330x185   Molte sono le storiografie che si possono fare, quasi per ogni argomento. E, quindi, se da tempo è in campo – con tutti i crismi della dignità accademica – la storia ambientale, ora è la volta della Storia culturale del clima. Dall’Era glaciale al Riscaldamento globale (Bollati Boringhieri, pp. 350, euro 26), raccontata dallo studioso tedesco Wolfgang Behringer, professore all’Università del Saarland. Che ci dice che per capire il passato (e pure il futuro), oltre a sovrani e battaglie, e alle pratiche e alle mentalità delle popolazioni, bisogna tenere attentamente d’occhio l’influenza delle temperature e dei mutamenti (soprattutto quando repentini) del clima. http://www.lastampa.it/2013/05/10/scienza/ambiente/focus/quando-il-clima-fa-la-storia-Yu8rT2e6HMkr8iEu8hrisM/pagina.htmlhttp://www.bollatiboringhieri.it/scheda.php?codice=9788833923802
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TYP-474415-2534853_dethchimo   «Sapevamo già che mangiare noci, come parte di una dieta sana per il cuore, può abbassare i livelli di colesterolo nel sangue – ha spiegato la dottoressa Penny Kris-Etherton, nutrizionista alla Penn State e principale autore dello studio – Ma, fino a ora, non sapevamo quale componente della noce forniva questo beneficio. Ora comprendiamo in quali altri modi le noci intere e i componenti dell’olio possono migliorare la salute del cuore». I ricercatori della Pennsylvania State University, per questo studio che vedrà la pubblicazione sul Journal of Nutrition, hanno reclutato 15 soggetti con elevati livelli di colesterolo nel sangue. [...] Da quanto emerso dallo studio, i componenti attivi contenuti nelle noci sarebbero l’acido alfa-linolenico, il gamma-tocoferolo e i fitosteroli, e l’azione sinergica di questi potrebbe spiegare gli effetti positivi individuati a seguito del trattamento con l’olio di noci e le noci integrali. http://www.lastampa.it/2013/05/10/scienza/benessere/alimentazione/noci-un-assicurazione-contro-le-malattie-cardiovascolari-xkho2uXHiYqGaR43kcyoLP/pagina.html
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Un gruppo internazionale di scienziati sta compilando un Red List che identifica gli ecosistemi sull'orlo del collasso, parallelamente alle 'liste rosse' gia' esistenti per specie animali e vegetali minacciate, vulnerabili o sull'orlo di estinzione. Il rapporto sara' compilato da scienziati australiani in collaborazione con l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) e attribuira' una graduatoria agli ecosistemi. Invece dell'estinzione, come per gli animali, di un ecosistema si dovra' dichiarare il 'collasso'. Il censimento sara' compiuto entro il 2025, ma intanto tra i 20 ecosistemi finora studiati attorno al mondo si e' gia' potuto dichiarare il collasso del lago di Aral in Asia centrale, una volta fra i piu' estesi del mondo, oggi quasi prosciugato per irrigazione dagli anni 1960 e avvelenato dall'emersione di sali tossici e di distese di polvere, con la morte di molte specie di pesci. http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Lista-ecosistemi-pericolo-primo-collasso-Aral/09-05-2013/1-A_006326469.shtml
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sinapsi--330x185 Mette ko l’enzima che previene la formazione di amiloide Identificata da uno studio della Univeristà Statale di Milano la proteina che mette ko l’enzima ADAM10 che previene la formazione di amiloide svolgendo una funzione protettiva contro l’Alzheimer. La rivista Journal of Clinical Investigation pubblica oggi uno studio dell’Università degli Studi di Milano che rivela un meccanismo patogenetico cruciale della malattia di Alzheimer, legato al ruolo della proteina ADAM10.[...] http://www.lastampa.it/2013/05/09/scienza/scoperta-proteina-chiave-per-la-lotta-all-alzheimer-yeZbjbIezBoQEsi2z88CCI/pagina.html