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185559237-75402a87-ed85-4beb-a5da-8acd6b70f909 repubblica.it, 7/6/2018, s. iannacone ... A raccontarlo, sulle pagine di Science, è un'équipe internazionale di ricercatori, del Bio-Inspired Digital Sensing Lab alla University of Melbourne, in Australia, e di altri istituti di ricerca. Gli scienziati, in particolare, hanno condotto una serie di esperimenti e scoperto che le api, così come gli esseri umani e poche altre specie animali (tra cui delfini, pappagalli e primati), sono in grado di comprendere sia i concetti di numerosità (e i loro correlati di "maggiore" e "minore") che quello, ben più astratto, di zero. Ovvero, in altre parole, che gli insetti sono in grado di collocare lo zero nel posto giusto all'interno di un'immaginaria scala dei numeri, comprendendo che si tratta di una quantità minore dell'uno e delle cifre successive. [...] Per comprenderlo, gli scienziati, coordinati da Scarlett Howard, hanno dovuto mettere a punto un esperimento piuttosto complesso: anzitutto, hanno attratto gli insetti verso ... http://www.repubblica.it/scienze/2018/06/07/news/anche_le_api_conoscono_lo_zero-198414457/ http://science.sciencemag.org/content/360/6393/1124
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113047486-7fb3aca6-916c-47c9-999a-04aea9ffa413   le scienze.it, 6/6/2018 Modifiche genetiche significative, correlate all’adattamento a un nuovo ambiente, possono verificarsi in un arco di tempo molto breve. A testimoniarlo è il caso di una varietà del pesce Oncorhynchus mykiss, che in poco più di cent’anni si è perfettamente adattata a un ambiente lacustre diverso da quello naturale, in cui era stata immessa alla fine del XIX secolo. Fornendo una comprensione più profonda del processo di evoluzione adattativa, lo studio - effettuato da ricercatori della Purdue University a West Lafayette, nell’Indiana, e pubblicato su “Molecular Biology” – potrà aiutare a gestire le situazioni critiche legate all’introduzione di specie che, provenienti da regioni con condizioni ecologiche molto diverse, colonizzano un nuovo ambiente. ... http://www.lescienze.it/news/2018/06/06/news/rapido_adattamento_specie_ambiente_trota_iridea-4007889/ https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/mec.14726
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085912115-b6419d32-49a2-49e7-852a-7f7d1373fa99   le scienze.it, 05/06/2018 Le persone con la variante genica APOE4 hanno livelli più alti di proteine amiloidi, e sono a più elevato rischio di Alzheimer. Questa variante infatti altera il metabolismo dei lipidi nei neuroni e negli astrociti (le cellule cerebrali che alimentano i neuroni), e riduce notevolmente l'attività della microglia, la cui principale funzione è la rimozione di presenze indesiderate, dai patogeni alle proteine amiloidi di scarto. A scoprire questo collegamento tra il già noto fattore rischio di APOE4 legato all'Alzheimer con fenomeni di meccanismi cellulari è stato un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, che firma un articolo su "Neuron". ... http://www.lescienze.it/news/2018/06/04/news/alzheimer_apoe4_accumulazione_amiloide_microglia-4006189/https://www.cell.com/neuron/fulltext/S0896-6273(18)30380-5
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1528106385_medic-563423_1280 wired - 5/06/2018 ... uno studio americano, chiamato Tailorx e appena presentato durante il congresso mondiale di oncologia medica (Asco) a Chicago, secondo cui circa il 70% delle donne colpite dal tipo più frequente di tumore al seno, ovvero con recettori ormonali positivi, Her2 negativo e senza linfonodi coinvolti, possono evitare di sottoporsi alla chemioterapia insieme a una terapia ormonale. La ricerca è iniziata nel 2006 e ha coinvolto oltre 10mila donne, che si sono sottoposte al test genomico, chiamato OncotypeDX. Questo test viene eseguito su campioni tumorali prelevati dopo l’intervento chirurgico delle pazienti che sono negli stadi iniziali della malattia. Analizzando l’espressione di 21 geni, il test fornisce un punteggio da 0 a 100, che indica la probabilità che il tumore ritorni entro 10 anni dalla prima diagnosi. [...] Joseph A. Sparano, dell’Albert Einstein Cancer Center di New York, vice direttore del gruppo di ricerca Ecog-Acrin che ha condotto lo studio. ... https://www.wired.it/scienza/medicina/2018/06/04/cancro-seno-test-70-chemio/