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102118054-1f5d874e-b5c4-44d9-91e4-7a4bb12782df le scienze.it - 11/06=2018 Un nuovo sequenziamento ad alta risoluzione del genoma delle grandi scimmie e il suo confronto con quello umano ha permesso di rilevare circa 17.000 variazioni genetiche che distinguono la nostra specie dagli altri primati. Molte di queste differenze - per lo più sfuggite a precedenti confronti - riguardano varianti del DNA situate in aree del genoma preposte al controllo dell'espressione dei geni, e riguardano in misura significativa quelli attivi nei neuroni del cervello. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori diretti da Zev N. Kronenberg e Evan Eichler dell'University of Washington School of Medicine a Seattle, è pubblicato su "Science". http://science.sciencemag.org/content/360/6393/eaar6343 http://www.lescienze.it/news/2018/06/11/news/differenze_espressione_geni_uomo_primati-4013443/
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183858647-f20bfb04-8345-4e0e-9d24-41154f5d2f8a la repubblica.it, m. marini, 7/6/2018 ... Bucando con il suo trapano i sedimenti antichi di miliardi di anni, Curiosity ha estratto e analizzato campioni di suolo che contengono diversi composti molto interessanti per gli esobiologi: tiofene, 2-metiltiofene, 3-metiltiofene e solfuro dimetile. Si tratta di composti del carbonio, con 'aggiunta' di zolfo, elemento che ha contribuito, secondo i ricercatori, a conservare le molecole in quell'ambiente ostile. Inoltre, si legge nello studio pubblicato su Science da un team internazionale di ricercatori, quelle rinvenute potrebbero essere state parti di molecole più complesse: “Non abbiamo ancora quello che cerchiamo, le 'biosignatures', come amminoacidi e acidi nucleici che formano proteine e Dna – spiega Daniela Billi, professoressa associata al dipartimento di Biologia a Tor Vergata e associata Inaf che non ha preso parte allo studio – e non sappiamo ancora di preciso quale sia l'origine di queste molecole. Potrebbero essere anche servite per il metabolismo cellulare ma non ci sono prove”. ... http://www.repubblica.it/scienze/2018/06/07/news/i_mattoni_della_vita_su_marte_da_curiosity_nuove_conferme-198413801/ http://science.sciencemag.org/content/360/6393/1096
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185559237-75402a87-ed85-4beb-a5da-8acd6b70f909 repubblica.it, 7/6/2018, s. iannacone ... A raccontarlo, sulle pagine di Science, è un'équipe internazionale di ricercatori, del Bio-Inspired Digital Sensing Lab alla University of Melbourne, in Australia, e di altri istituti di ricerca. Gli scienziati, in particolare, hanno condotto una serie di esperimenti e scoperto che le api, così come gli esseri umani e poche altre specie animali (tra cui delfini, pappagalli e primati), sono in grado di comprendere sia i concetti di numerosità (e i loro correlati di "maggiore" e "minore") che quello, ben più astratto, di zero. Ovvero, in altre parole, che gli insetti sono in grado di collocare lo zero nel posto giusto all'interno di un'immaginaria scala dei numeri, comprendendo che si tratta di una quantità minore dell'uno e delle cifre successive. [...] Per comprenderlo, gli scienziati, coordinati da Scarlett Howard, hanno dovuto mettere a punto un esperimento piuttosto complesso: anzitutto, hanno attratto gli insetti verso ... http://www.repubblica.it/scienze/2018/06/07/news/anche_le_api_conoscono_lo_zero-198414457/ http://science.sciencemag.org/content/360/6393/1124
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113047486-7fb3aca6-916c-47c9-999a-04aea9ffa413   le scienze.it, 6/6/2018 Modifiche genetiche significative, correlate all’adattamento a un nuovo ambiente, possono verificarsi in un arco di tempo molto breve. A testimoniarlo è il caso di una varietà del pesce Oncorhynchus mykiss, che in poco più di cent’anni si è perfettamente adattata a un ambiente lacustre diverso da quello naturale, in cui era stata immessa alla fine del XIX secolo. Fornendo una comprensione più profonda del processo di evoluzione adattativa, lo studio - effettuato da ricercatori della Purdue University a West Lafayette, nell’Indiana, e pubblicato su “Molecular Biology” – potrà aiutare a gestire le situazioni critiche legate all’introduzione di specie che, provenienti da regioni con condizioni ecologiche molto diverse, colonizzano un nuovo ambiente. ... http://www.lescienze.it/news/2018/06/06/news/rapido_adattamento_specie_ambiente_trota_iridea-4007889/ https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/mec.14726