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le scienze.it, 6/6/2018
Modifiche genetiche significative, correlate all’adattamento a un nuovo ambiente, possono verificarsi in un arco di tempo molto breve. A testimoniarlo è il caso di una varietà del pesce Oncorhynchus mykiss, che in poco più di cent’anni si è perfettamente adattata a un ambiente lacustre diverso da quello naturale, in cui era stata immessa alla fine del XIX secolo. Fornendo una comprensione più profonda del processo di evoluzione adattativa, lo studio - effettuato da ricercatori della Purdue University a West Lafayette, nell’Indiana, e pubblicato su “Molecular Biology” – potrà aiutare a gestire le situazioni critiche legate all’introduzione di specie che, provenienti da regioni con condizioni ecologiche molto diverse, colonizzano un nuovo ambiente. ... http://www.lescienze.it/news/2018/06/06/news/rapido_adattamento_specie_ambiente_trota_iridea-4007889/
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/mec.14726

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le scienze.it, 05/06/2018
Le persone con la variante genica APOE4 hanno livelli più alti di proteine amiloidi, e sono a più elevato rischio di Alzheimer. Questa variante infatti altera il metabolismo dei lipidi nei neuroni e negli astrociti (le cellule cerebrali che alimentano i neuroni), e riduce notevolmente l'attività della microglia, la cui principale funzione è la rimozione di presenze indesiderate, dai patogeni alle proteine amiloidi di scarto. A scoprire questo collegamento tra il già noto fattore rischio di APOE4 legato all'Alzheimer con fenomeni di meccanismi cellulari è stato un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, che firma un articolo su "Neuron". ... http://www.lescienze.it/news/2018/06/04/news/alzheimer_apoe4_accumulazione_amiloide_microglia-4006189/https://www.cell.com/neuron/fulltext/S0896-6273(18)30380-5

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wired - 5/06/2018
... uno studio americano, chiamato Tailorx e appena presentato durante il congresso mondiale di oncologia medica (Asco) a Chicago, secondo cui circa il 70% delle donne colpite dal tipo più frequente di tumore al seno, ovvero con recettori ormonali positivi, Her2 negativo e senza linfonodi coinvolti, possono evitare di sottoporsi alla chemioterapia insieme a una terapia ormonale.
La ricerca è iniziata nel 2006 e ha coinvolto oltre 10mila donne, che si sono sottoposte al test genomico, chiamato OncotypeDX. Questo test viene eseguito su campioni tumorali prelevati dopo l’intervento chirurgico delle pazienti che sono negli stadi iniziali della malattia. Analizzando l’espressione di 21 geni, il test fornisce un punteggio da 0 a 100, che indica la probabilità che il tumore ritorni entro 10 anni dalla prima diagnosi. [...] Joseph A. Sparano, dell’Albert Einstein Cancer Center di New York, vice direttore del gruppo di ricerca Ecog-Acrin che ha condotto lo studio. ...
https://www.wired.it/scienza/medicina/2018/06/04/cancro-seno-test-70-chemio/

Università di Tor Vergata