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radiotrescienza.it, 10/5/2017 - Al microfono Pietro Greco
riascoltabile: http://www.raiplayradio.it/audio/2018/05/RADIO3-SCIENZA-La-geografia-dei-geni-aea59290-d3dc-4b51-9ddf-3bac535401bd.html
Siamo abituati a pensare che le differenze maggiori siano tra nord e sud del paese. Ma i nostri geni raccontano anche di una diversità che si sviluppa tra est ed ovest dello stivale.
L’Italia è lunga e stretta, e siamo abituati a pensare che le differenze maggiori siano tra nord e sud del paese. Ma i nostri geni raccontano anche di una diversità che si sviluppa tra est ed ovest dello stivale, come ci racconta Davide Pettener, antropologo all’università di Bologna.
E mentre in Italia facciamo i conti con una lunga stasi politica, in Europa si guarda già al prossimo decennio. Tra le proposte di Juncker per il budget UE 2021-2027 c’è un significativo aumento dei fondi per la ricerca scientifica. Ne parliamo con Mario Pianta, docente di economia politica all’università di Urbino.
La ricerca scientifica: un valore per il Paese, 10 maggio, 14:00-18:00, Sala Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Piazzale Aldo Moro, 7, Roma

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oggiscienza.it, 7/5/2018, c. da rold
... Attualmente sono circa trenta le malattie correlate con i depositi di proteina amiloide, ma purtroppo hanno in comune un unico aspetto: tutte presentano un decorso progressivo e per nessuna di loro esiste una terapia davvero risolutiva.
[...] un team internazionale coordinato dal Prof. Stefano Ricagno dell’Università Statale di Milano e pubblicato su Nature Communications, chiarisce per la prima volta le basi molecolari che scatenano la tossicità di queste proteine in soggetti prima sani, ovvero gli effetti di una mutazione genetica sulla proteina, spiegandone poi la tendenza a formare questi aggregati amiloidi tossici.
Fra le trenta malattie in cui è coinvolta l’amiloidosi lo studio si è focalizzato su una in particolare, un tipo di Amiloidosi sistemica ereditaria, che era stata caratterizzata all’interno di un precedente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine dallo stesso team nel 2012. [...] In particolare i ricercatori si sono concentrati sull’individuazione delle caratteristiche biochimiche e biofisiche peculiari del mutante tossico rispetto alla proteina presente in persone sane. Le due varianti proteiche sono state studiate usando cristallografia a raggi X, risonanza magnetica nucleare e simulazioni di dinamica molecolare.
“Un ulteriore aspetto importante da sottolineare – continua Ricagno – è che in aggiunta alla validità dei risultati dello studio stesso, abbiamo anche messo in atto un innovativo protocollo di lavoro, basato appunto sulla commistione di tecniche di cristallografia, di risonanza magnetica nucleare ecc, che potrebbe rivelarsi utile anche per studiare altre malattie dovute all’amiloidosi. ...
https://oggiscienza.it/2018/05/07/amiloidosi-proteine-tossiche/
https://www.nature.com/articles/s41467-018-04078-y.pdf
https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa1201356?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori%3Arid%3Acrossref.org&rfr_dat=cr_pub%3Dwww.ncbi.nlm.nih.gov&

Università di Tor Vergata