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images la repubblica.it - 26 marzo 2018 - salute, v. pini PER LA PRIMA volta in uno studio su pazienti, è stato scoperto da scienziati italiani il ruolo chiave di una piccola regione del cervello, l'area tegumentale-ventrale, nella malattia di Alzheimer. Se questa zona, che si occupa di rilasciare la dopamina, una importante molecola 'messaggera' del cervello, funziona poco, ne risente il 'centro' della memoria, l'ippocampo, quindi la capacità di apprendere e ricordare. A confermare i risultati di una prima ricerca sui topi da laboratorio, realizzata da Marcello D'Amelio dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e dell’IRCCS Santa Lucia, uno studio sull'uomo di due ricercatori italiani dell'Università di Sheffield, nel Regno Unito. Il risultato di quest'analisi su 110 persone potrebbe rivoluzionare diagnosi e cure di questa patologia. "La nostra scoperta indica che se una piccola area di cellule del cervello, l'area tegmentale-ventrale, non produce la corretta quantità di dopamina da fornire all'ippocampo, un piccolo organo situato dentro il lobo temporale, in questa situazione quest'ultimo non funziona più in modo efficiente - spiega Annalena Venneri dello Sheffield Institute for Translational Neuroscience (SITraN) e autrice dello studio - . L'ippocampo è associato con la formazione di nuovi ricordi, per questo questa scoperta è cruciale per la diagnosi precoce dell'Alzheimer. Il risultato mostra un cambiamento che scatta repentinamente e che può innescare l'Alzheimer. Questo è il primo studio al mondo che è riuscito a dimostrare questo collegamento negli esseri umani". [...]I ricercatori sono riusciti così a chiarire quali siano i dettagli molecolari della mancata comunicazione tra le cellule nervose che, nel tempo, provoca perdita di memoria. Fra le funzioni della dopamina c'è la regolazione del movimento e delle risposte emotive. I risultati della ricerca, pubblicata sul Journal of Alzheimer's Disease, potrebbero rivoluzionare gli screening per individuare i primi segnali dell'Alzheimer... http://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/03/26/news/alzheimer_ippocampo_importante_nell_insorgere_malattia-192264070/ https://www.j-alz.com/vol63-1
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183052576-14fd7127-c191-4675-9205-bf4d4c722cc0   le scienze.it, 27/3/2018 Dal 2000 al 2015 il consumo globale di antibiotici, sia quello in valori assoluti sia quello medio pro capite, è cresciuto vertiginosamente. Questo andamento pone un'ulteriore sfida ai tentativi di contenere lo sviluppo della resistenza a questi farmaci, che rappresenta una delle principali minacce per la salute pubblica a livello mondiale, come ha mostrato uno studio di ricercatori della Princeton University, del Politecnico federale di Zurigo e dell'Università di Anversa, che firmano un articolo sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" ... http://www.lescienze.it/news/2018/03/27/news/consumo_globale_antibiotici_resistenza-3917419/ http://www.pnas.org/content/early/2018/03/20/1717295115
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103526493-beffd76d-c74e-48b8-9120-9ef5b89414d2 le scienze.it - 26/3/2018 - di Anna Meldolesi/CRISPerMania Valutare l'impatto delle nuove tecniche di editing genomico e discutere delle loro possibili applicazioni: è l'obiettivo di un nuovo organismo internazionale proposto nei giorni scorsi dalle pagine di "Nature". Ma non tutti sono convinti che sia necessario: ecco cosa ne pensano due pionieri della ricerca genetica, una bioeticista, uno scienziato politico, una psicologa sociale e uno storico della scienza Alta Charo, che è una delle voci più autorevoli della bioetica americana; Luigi Naldini che, per i suoi importanti contributi nel campo della terapia genica, è stato chiamato a stendere le linee guida sull’editing del genoma umano delle Accademie delle scienze degli Stati Uniti; Robert Paarlberg, che si occupa di politiche internazionali alla Harvard Kennedy School; John Godwin della North Carolina State University; la psicologa sociale Agnes Allansdottir, che ha contribuito a un sondaggio internazionale su questi temi e farà parte del Forum sull’innovazione della Regione Lombardia; ma poi, siamo sicuri che “osservatorio” sia il nome giusto? Se lo chiede lo storico della biologia molecolare Nathaniel Comfort ... http://www.lescienze.it/news/2018/03/26/news/crispr_editing_osservatorio_globale-3916106/
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171933873-dd3a8dec-2a95-4ad4-bd93-5dcee4104b56 le scienze.it, 21/3/2018 - L'originale di questo articolo è stato pubblicato su "Nature" il 21 marzo 2018 Per discutere le prospettive aperte dalle nuove tecnologie di editing genomico sarebbe importante istituire un osservatorio internazionale interdisciplinare, sul modello di agenzie intergovernative come l’IPCC o il Consiglio d'Europa, che coinvolga l'intera società e tutte le culturedi Sheila Jasanoff e J. Benjamin Hurlbut /Nature http://www.lescienze.it/news/2018/03/24/news/osservatorio_editing_genetico_contratto_scenza_societa_etica_-_finire-3912861/