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192657144-b29bc794-fb93-4541-b8bc-4597a62c286a   lescienze.it- 12/3/2018 Un batterio intestinale può innescare una risposta del sistema immunitario in grado di causare o aggravare malattie come il lupus eritematoso sistemico o patologie epatiche autoimmuni. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori della Yale School of Medicine a New Haven, che firma un articolo pubblicato su "Science". Il lupus eritematoso sistemico è una malattia multifattoriale, al cui insorgere concorrono cioè svariati fattori, ma l'azione del batterio Enterococcus gallinarum, un enterococco molto raro, può rappresentare il fattore scatenante di questa patologia. ... http://science.sciencemag.org/content/359/6380/1156 http://www.lescienze.it/news/2018/03/12/news/batterio_causa_lupus_reazione_autoimmunita_-3896295/
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110545013-5d71017e-f96e-481f-a109-3bb253f03088 le scienze.it, 13/3/2018 - Anna Meldolesi/CRISPerMania Un grande progetto europeo, a cui partecipa anche l'Italia, sfrutterà l'editing genetico CRISPR per trasformare due specie di tabacco in "biofabbriche" vegetali destinate alla produzione di farmaci, reindirizzando le vie metaboliche della nicotina verso le molecole di interesse. [...] Si chiama Newcotiana (https://newcotiana.wordpress.com) e dal 2018 al 2022 coinvolgerà 19 partner accademici e industriali di 9 paesi. L’Italia è presente con l’ENEA, grazie al Centro Ricerche Casaccia vicino a Roma. “Noi produrremo piccole molecole. Carotenoidi con funzione protettiva per l’occhio e alcaloidi piridinici potenzialmente utili a scopo palliativo per l’Alzheimer e la sclerosi a placche”, ci ha spiegato Giovanni Giuliano. Altri gruppi si dedicheranno alla produzione di proteine, in particolare anticorpi monoclonali e antigeni per vaccini. [..] “Possiamo fare tutto usando CRISPR nel modo classico, disattivando due o tre geni”, racconta Giuliano. L’enzima chiave di CRISPR (Cas9) può essere introdotto insieme al suo RNA guida, senza trasferire DNA estraneo. “Le piante così modificate non sono transgeniche e non dovrebbero essere sottoposte alle stesse restrizioni”, afferma il genetista dell’Enea. ... http://www.lescienze.it/news/2018/03/13/news/crispr_tabacco_farmaci_enea_newcotiana-3900832/
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1520593680_nerve-cell-2213009_1280-600x246 wired.it, 9/3/2018 Un nuovo studio americano contraddice gli ultimi 20 anni di ricerca... arriva uno studio del team di ricercatori dell’Università della California, San Francisco, che sulle pagine di Nature racconta come la nascita di nuove cellule nervose nell’ippocampo, area chiave nel cervello umano per l’apprendimento e la memoria, potrebbe diminuire con l’avanzare dell’età e cessare definitivamente in età adulta. [...] Insieme ai collaboratori in Cina, Spagna e Los Angeles, il team ricercatori guidati da Alvarez-Buylla ha esaminato 59 campioni cerebrali di esseri umani (deceduti) di età compresa tra gli stadi fetali e i 77 anni, per capire appunto se e quando si fermasse la neurogenesi nell’ippocampo. Utilizzando degli anticorpi fluorescenti per localizzare cellule staminali neurali e giovani neuroni, i ricercatori hanno trovato prove che nuovi neuroni si formano soltanto nei tessuti di feti e neonati, a un tasso di crescita che diminuisce bruscamente già dal primo anno di vita. Nell’ippocampo degli individui tra i 7 e i 13 anni di età, inoltre, i ricercatori hanno osservato solo pochi nuovi neuroni isolati, mentre nei campioni più adulti non hanno trovato alcun nuovo neurone. [...] https://www.nature.com/articles/nature25975 https://www.wired.it/scienza/medicina/2018/03/09/cervello-crescita-nuovi-neuroni/
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Il workshop  ZEBRAFISH AS A MODEL SYSTEM IN BIOMEDICAL RESEARCH  programmato per venerdì 9 marzo 2018 è stato rinviato a data da destinarsi