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  700x300-v7-catania le scienze.it- 27/9/2017 Sono circa 300 le città che prendono parte a questa edizione della Notte europea dei ricercatori 2017, fissata per il 29 settembre, 52 solo in Italia. Il nostro paese infatti partecipa con sei progetti distribuiti su tutto il territorio, che vedono laboratori e musei aperti, eventi per le strade, conferenze e incontri con i ricercatori e tanti altri eventi singoli nelle varie città. [...] http://www.nottedeiricercatori.it/index.html Una settimana di eventi scientifici è invece prevista da Made in Science (https://www.frascatiscienza.it/pagine/notte-europea-dei-ricercatori-2017), organizzato da Frascati Scienza che, oltre ad occuparsi del Lazio, sarà presente in molte città da nord a sud della penisola, isole comprese. Dal tardo pomeriggio di venerdì 29 settembre, Frascati si trasformerà in un Luna Park della scienza, dove i ricercatori lavoreranno a fianco di acrobati, giocolieri e attori. La cittadina sarà “invasa” da scienziati e più di 80 eventi, [...] Grande la partecipazione delle università: Sapienza Università di Roma affronterà il tema della radioattività, mentre Roma-Tor Vergata organizzerà eventi nel segno della biodiversità. ... http://www.lescienze.it/news/2017/09/27/news/notte_ricercatori_2017-3676462/ http://www.repubblica.it/scienze/2017/09/27/news/notte_europea_dei_ricercatori_dalla_cellula_alle_galassie_lontane-176662636/
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la repubblica.it - 26/9/2017 Nuovi anticorpi che attaccano il 99 per cento dei ceppi dell'Hiv e la scoperta, a livello genico, di come il virus si 'nasconda' e si riproduca nel sistema immunitario. A permetterci di compiere passi in avanti contro l'immunodeficenza umana, che ha provocato milioni di morti e che, nel 2015, soltanto in Italia, ha colpito più di 3.400 persone, due studi, uno americano e l'altro italiano. L'International Aids Society ha definito i risultati dello studio condotto dall'Istituto nazionale di Salute americano e dalla casa farmaceutica Sanofi e pubblicato sulla rivista Science, "una scoperta emozionante". [...] (http://science.sciencemag.org/content/early/2017/09/19/science.aan8630) [...] L'anticorpo creato e testato è definito 'tri-specifico', deriva cioè dalla 'somma' di tre anticorpi. "Sono più potenti e hanno una larghezza maggiore di qualsiasi singolo anticorpo naturale che è stato scoperto", ha detto alla Bbc Gary Nabel, tra gli autori dello studio. E' in grado di attaccare il virus in suoi tre distiniti 'punti deboli'. C'è un altro studio importante [...] pubblicato su Nature Communications (https://www.nature.com/articles/s41467-017-00609-1) condotto dei ricercatori dell’unità di Biosicurezza dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (Sr-Tiget), in collaborazione con l’unità di Immunopatogenesi dell’Aids e con l’unità di Malattie infettive dell'ospedale San Raffaele, si è scoperto anche come il virus riesca a diffondersi. ... http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2017/09/22/news/hiv_anticorpi_sistema_immunitario-176191350/
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170227067-eb173dad-c79a-4b9c-a44f-9d99130019b8   le scienze.it - 26/9/2017 Una proteina indicata con la sigla ApoE non solo è il "grilletto" che scatena l'Alzheimer, ma è anche il fattore che permette all'altra protagonista della malattia, la proteina tau, di sviluppare potentemente i suoi effetti tossici a livello cerebrale. La scoperta – opera di ricercatori della Washington University School of Medicine a St. Louis e pubblicata su "Nature" – indica quindi un nuovo bersaglio terapeutico: il blocco della sinergia fra ApoE, o apolipoproteina E, e tau. ...http://www.lescienze.it/news/2017/09/26/news/proteina_amiloide_tau_sinergia_alzheimer-3677198/ http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature24016.html?foxtrotcallback=true
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0.5625-0929-kzWF-UmSxY6JJj1uGdkf-1024x576@LaStampa.it la stampa.it, tuttoscienze - 22/9/2017 - p. mariano Sviluppato un software per stabilire la vera età del cervello di una persona, sulla base di misure anatomiche e funzionali: così si potrà capire quanto si è in forma dal punto di vista cognitivo o se si è a rischio di demenza. È questo il risultato dello studio di un team internazionale, composto, tra gli altri, da Sebastiano Stramaglia dell’Università di Bari e Paolo Bonifazi dell’Università di Bilbao. «Il metodo - spiega Stramaglia a “Tuttoscienze” - si basa sulla misura dei collegamenti funzionali e anatomici tra le aree: la connettività funzionale (quante informazioni vengono scambiate) si valuta con la risonanza magnetica funzionale, mentre le connessioni strutturali corrispondono al numero di fibre che uniscono ciascuna coppia di aree neurali e si misurano con un’altra risonanza, il cosiddetto tensore di diffusione». Più sono fitte le connessioni e più giovane è il cervello, nonostante l’età. ... http://www.lastampa.it/2017/09/22/scienza/tuttoscienze/nasce-il-software-per-scoprire-la-veraet-biologica-del-proprio-cervello-G05I6GV2sIgHYj3JwefwfN/pagina.html