la stampa.it – 9/6/2014, tutto green, e. bompan
Produrre cibo genera gas a effetto serra, ma i cambiamenti climatici producono fame nel Sud del mondo. Oxfam chiede alle Dieci Grandi Sorelle del Cibo di fare di più contro cambiamenti climatici e fame
Le dieci maggiori aziende del sistema alimentare globale emettono CO2 quando uno stato di medie dimensioni, come la Spagna. 263,7 milioni. Tante sono le tonnellate di gas serra emesse dalle “Grandi Sorelle” del Cibo: Associated British Foods (Twinings), Coca-Cola, Danone, General Mills (Häagen-Dazs), Kellogg, Mars, Mondelez International (Milka), Nestlé, PepsiCo e Unilever (Algida, Motta, Alemagna) emettono appunto una quantità di gas serra pari a quella prodotta dalla Spagna, ovvero dal 25° stato maggiormente inquinante al mondo. Come Qatar e Emirati Arabi Uniti, due stati che basano le loro economie sulla produzione di petrolio e gas.
Oggi il 25% delle emissioni di gas climalteranti è ascrivibile alla produzione industriale di cibo delle grandi multinazionali dell’alimentare (includendo uso del suolo, energia, deforestazione). «Eppure sono le stesse compagnie che potrebbero più soffrire degli impatti negativi del climate change», spiega Maurizia Iachino, Presidente di Oxfam Italia. «Unilever ha calcolato perdite per 415 milioni di dollari l’anno, General Mills ha perso …
Università di Tor Vergata