La Stampa.it – tuttoscienze 13/11/2013
gabriele beccaria
…
La visionaria Europa della ricerca e dell’innovazione è quasi sconosciuta (famigliare – com’è – solo agli addetti ai lavori), ma presto avrà i volti allegri di migliaia di studiosi, soprattutto giovani, ragazzi e ragazze, che preparano idee e progetti. [...] «Horizon 2020». [...] programma-quadro che l’Europa sta per lanciare e che mobiliterà per i prossimi sei anni una cifra che nessun Paese, da solo, sarebbe in grado di mobilitare: 80 miliardi di euro.Tanti soldi da distribuire meritocraticamente, da Nord a Sud di un continente sempre più problematico e diviso, e da incanalare in alcuni maxi-settori, che gli euro-burocrati definiscono «sfide fondamentali»: «Salute, cambiamento demografico e benessere; sicurezza dell’alimentazione, agricoltura sostenibile e bio-economia; energia sicura, pulita ed efficiente; trasporti intelligenti, “verdi” e integrati; azioni climatiche ed efficienza delle risorse (incluse le materie prime)». [...]queste formule racchiudono opportunità formidabili per università e laboratori, oltre che per start-up e aziende. L’Europa che non ha una politica fiscale comune né una politica estera (e che resta fragile in un business decisivo come l’Information Technology) è riuscita invece ad amalgamare molti cervelli e a farli lavorare insieme con l’idioma sovrannazionale della scienza. Se l’obiettivo per il 2020 è riuscire a concentrare il 3% del Pil nel settore «Research&development», stanno già facendo parlare di sé iniziative-simbolo – le «flagship» – come il progetto dedicato al grafene, considerato uno dei materiali-chiave del futuro, capace di rivoluzionare le comunicazioni, la medicina e l’energia, e lo «Human Brain Project» per l’esplorazione di uno degli universi più sconosciuti: il duo cervello&mente. Li chiamano «i nuovi Cern» [...]
A Milano, venerdì e sabato, nell’Aula Magna dell’Università Bocconi, la quinta edizione della Conferenza mondiale «Science for Peace» partirà proprio da questa filosofia neo-illuministica – un mix di intelligenza, cosmopolitismo e prosperità – per discutere l’impatto dei nazionalismi e degli integralismi e per ideare le contromisure. Intitolato «Dna Europa» e organizzato dalla Fondazione Umberto Veronesi, l’evento ha tra i suoi ideatori Chiara Tonelli, professoressa di Genetica e prorettore alla ricerca dell’Università degli Studi di Milano…
Università di Tor Vergata