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La Stampa.it – 19/11/2013 – blog ‘sostenibilmente’
Elisabetta Mutto Accordi – Eva Alessi (responsabile sostenibilità di WWF Italia)
… Ogni volta che facciamo la spesa  infatti dovremmo considerare che ciascuno dei nostri acquisti ha seguito un processo che ha richiesto consumo di risorse ed energia ed ha generato l’emissione di gas inquinanti. Le possibilità per essere più sostenibili anche in quest’ambito sono molte.
È evidente che il trasporto delle merci incide – spiega Eva Alessi, responsabile sostenibilità di WWF Italia – [...] Del resto, il ragionamento per comprendere quante emissioni sono contenute nel nostro carrello della spesa non è sempre semplice. Anzi per effettuare la stima in modo esatto servono calcoli complessi che tengano in considerazione tutto il ciclo di vita di un bene [...] possono tornare molto comodi ad esempio link come questi, http://www.improntawwf.it/carrello/ e http://www.e-coop.it/spesa-all-impronta, rispettivamente di WWF e di COOP, che danno l’opportunità di fare delle simulazioni. È possibile così capire la differenza, in termini di emissioni, tra una birra italiana ed una che viene dall’estero, oppure l’incidenza che hanno la carne o le uova.

Il mercato in quest’ambito è comunque in evoluzione. Ci sono già in circolazione infatti etichette che rivelano per alcuni prodotti i gas climalteranti emessi.

http://www.lastampa.it/2013/11/19/blogs/sostenibilmente/fare-una-spesa-sostenibile-WUj9WwMZ4kdWwnx7Hp9WsN/pagina.html